Coronavirus, in Florida riaprono le spiagge e la folla si accalca

Coronavirus, la riapertura delle spiagge in Florida ha portato all’arrivo di una folla di centinaia di persone pronte a godersi le calde temperature del weekend.

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(Da Getty Images)

Centinaia di persone hanno affollato le spiagge della Florida settentrionale, nonostante l’allerta per l’emergenza coronavirus. Le spiagge hanno riaperto in un weekend che ha visto salire le temperature fino a 30 gradi. E c’era grande attesa per la riapertura, che ha portato addirittura la folla a esultare quando la polizia ha rimosso le barriere da una delle spiagge. A poco o a niente sono valse le raccomandazioni del governatore repubblicano Ron DeSantis, che aveva caldamente consigliato di prestare attenzione alle distanze di sicurezza. Non sembra che la folla abbia accolto la raccomandazione. Nessuna mascherina e tanti assembramenti per le spiagge di Jacksonville, Neptune beach e Atlantic beach.

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E questo nonostante si siano registrati oggi 1.413 casi di coronavirus, il numero più alto di contagi in 24 ore avuto in Florida dall’inizio dell’emergenza. Ma le autorità della città della Florida, che registra quasi un milione di abitanti, hanno allentato le strette, permettendo ai residenti di recarsi sulla spiaggia per surf o camminate. Un allentamento delle strette che, a quanto pare, ha riscosso tutta l’approvazione della popolazione. Ma le autorità hanno ammonito su twitter: “Se oggi pensate di andare in spiaggia, per favore mantenere una distanza di almeno 1,8 metri dalle altre persone”.

Restano chiuse, invece, le spiagge nel sud della Florida. Proprio nella Florida meridionale, infatti, si concentra la maggioranza  dei 24.753 casi confermati nello Stato.

Coronavirus, aggiornamenti sull’America

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(Da Getty Images)

Il bilancio dei morti negli Stati Uniti sale di giorno in giorno. Nelle ultime 24 ore sono stati 1.891 i nuovi decessi causati dal Covid-19, che si aggiungono ai precedenti per un totale di 39.089.  E’ quanto riportato dalla Johns Hopkins University. Negli Stati Uniti anche i casi di contagi continuano a crescere incessantemente, raggiungendo quota 735.242. In questo modo gli Usa si confermano il primo Paese al mondo per casi di contagi e decessi. Nel mondo, infatti, secondo la Johns Hopkins, i morti hanno superato quota 160mila, a fronte di 2.330.259 di casi confermati. Facendo un calcolo in percentuale, i morti negli Stati Uniti sono il 24,3% del totale, e i contagi il 31,5%. Nonostante questo, il presidente Trump continua la sua campagna per la riapertura.

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Tant’è che verso la riapertura si avviano anche Texas e Vermont, che consentiranno ad alcune attività economiche di riaprire da lunedì. Ovviamente con l’obbligo di rispettare alcune precauzioni. Ad annunciarlo è proprio Donald Trump nel briefing sul coronavirus alla Casa Bianca. A Texas e Vermont si unirà anche il Montana, da venerdì prossimo. “Continuiamo a vedere una serie di segnali positivi che il virus ha superato il suo picco”, ha detto Trump ai giornalisti. I governatori di alcuni Stati, tuttavia, non sembrano concordare, o almeno non con queste modalità. Alcuni governatori hanno infatti garantito la loro intenzione di proseguire il lockdown, di non cedere alla riapertura, finché non saranno disponibili più test con cui tracciare i casi.

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Intanto, anche negli stati sudamericani la situazione è sempre più complessa. L’Ecuador ha infatti modificato le proprie statistiche giornaliere sull’emergenza coronavirus. Ha deciso di fornire, oltre alla cifra dei contagiati, anche una nuova cifra dei morti. Ad oggi sono 9.022 i contagi da coronavirus in Ecuador, e 1.187 i morti, rispetto ai 421 di ieri. Stando a quanto affermato dal viceministro della Sanità Pubblica ecuadoriano, Xavier Solorzano, il nuovo bilancio dei morti raccoglie una serie di casi. Il viceministro ha spiegato infatti che è composto dalla somma dei casi confermati di Covid-19 (456, il 38% del totale) più quelli ‘probabili’ (731, il 61,6%). I casi probabili sono rappresentati da persone morte con i sintomi, ma sulle quali non è stato possibile effettuare il test.

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