In questi giorni di quarantena sono tanti i personaggi vip a condividere momenti della loro quotidianità con i follower. Tra questi anche Ignazio Moser che nel corso di una diretta sul profilo Instagram del settimanale Chi ha dichiarato di aver perso ben 9 kg. 
La quarantena di Ignazio Moser
In un momento particolarmente difficile come quello attuale per via dell’emergenza coronavirus il governo ha dovuto adottare una serie di misure restrittive volte a contrastare la diffusione del virus. La maggior parte delle attività sono al momento chiuse e in questi giorni di isolamento forzato sono in tanti a trovare una valvola di sfogo nei social network. Tra questi ovviamente molti personaggi del mondo dello spettacolo che amano condividere momenti della loro quotidianità con i propri follower.
Ne è un esempio Ignazio Moser che nel corso di una diretta con il giornalista Valerio Palmieri sul profilo Instagram del settimanale Chi, ha spiegato di aver perso in questi giorni di quarantena ben 9 kg. “Peso 93 kg, rispetto ai 102 kg che pesavo a Milano prima di venire qui. La dieta di Checco, mio padre, la consiglio a tutti. Ridendo, dico che mi ci è voluta la quarantena per farmi lavorare“. 
La storia d’amore con Cecilia Rodriguez
Inevitabile, poi, un commento sulla storia d’amore con Cecilia Rodriguez, con quest’ultima che ha ammesso: “Abbiamo iniziato a parlare di mettere su famiglia. E qui in Trentino potrebbe essere ideale. Su questo siamo d’accordo, cioè sul fatto di poter crescere un bambino qui. Sarebbe diverso crescerlo in un posto come Milano. A Santiago non manca niente, è un genio. Però io lo crescerei in un posto come questo, dove siamo ora”.
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Per quanto riguarda le nozze, invece, sembra che al momento siano ancora lontane. Lo stesso Ignazio Moser ha infatti affermato: “Io e Cecilia stiamo insieme da quasi tre anni, lei ha 30 anni e io ne ho 27, abbiamo una stabilità economica, stiamo bene e in questi giorni ancora meglio, ovvio che il pensiero ci sia: non chiedetemi una data, ma è un progetto che stiamo maturando. Piacerebbe anche a me che nostro figlio crescesse qui i primi anni perché c’è un contatto umano che serve a costruire le basi”.
