In una lunga intervista con il Corriere, Claudio Bisio si è aperto riguardo la perdita di sua madre. Il terribile lutto ha colpito l’attore e comico il 4 Aprile 2020: sua mamma aveva più di novant’anni, per questo è stato molto difficile accertare le cause della morte.
Riflettendo sull’accaduto e ancora con il cuore spezzato da una perdita che è davvero difficile accettare e sopportare, il conduttore ha riflettuto sul fatto che sua madre potrebbe essere stata portata via dal Coronavirus, il terribile virus che ha messo in pausa il mondo e ha mietuto tantissime vittime.
La confessione di Claudio Bisio
Mentre in molti, durante la quarantena, si preoccupavano di fare stories e live su Instagram e tenersi occupati per combattere la noia, Claudio Bisio ha dovuto affrontare il più terribile degli incubi. Durante l’intervista ha raccontato: “Per me la pandemia è stato un momento duro, perché il 4 aprile è mancata mia mamma. Aveva più di 90 anni e non sapremo mai le cause della morte. Non sappiamo se c’entrasse il Covid oppure no. Ma con mia sorella abbiamo deciso di tenerla a casa e non farla morire in ospedale. È stata durissima, non abbiamo ancora fatto il funerale. Dunque io come tanti altri conoscenti, amici, medici, ho davvero toccato con mano quanto sia stato tremendo questo periodo di Coronavirus. E quanto sia stata disastrosa la gestione, specie qui in Lombardia”.
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Mentre oggi si è diffusa la notizia della morte di John Peter Sloane, che proprio sul palco di Zelig aveva conosciuto la prima fama in Italia, prima di diventare uno degli insegnanti di inglese più noti, Claudio Bisio si sta preparando alla Zelig Covid Edition, che presenterà a distanza con Vanessa Incontrada. L’idea lo entusiasma molto, ma d’altra parte sarà uno spettacolo diverso da tutti quelli che ha condotto finora: “Io sarò allo Zelig di Milano da solo, senza pubblico e questo non aiuta. Sarà brutto vedere i tavolini vuoti, ma del resto è il virus che è brutto. Vanessa è a casa sua a Follonica, non può venire a Milano: condurremo insieme a distanza di 400 km, così almeno non c’è neppure la tentazione di sbaciucchiarci. Speriamo solo che la tecnologia ci aiuti”
