Migranti: 72 profughi su 4 gommoni in avaria soccorsi nel mar Egeo

La Guardia costiera di Ankara ha soccorso 72 profughi che si trovavano su 4 gommoni in avaria nel mar Egeo, a largo della costa di Smirne.

Migranti- 72 profughi su 4 gommoni in avaria soccorsi nel mar Egeo (Getty) - meteoweek.com
Migranti- 72 profughi su 4 gommoni in avaria soccorsi nel mar Egeo (Getty) – meteoweek.com

Stanno riprendendo in maniera massiccia le traversate di profughi dalla Turchia verso le isole greche e il mar Egeo è costellato di piccole barche, gommoni e imbarcazioni di fortuna che hanno ricominciato a navigare con l’arrivo di condizioni meteorologiche migliori e con il rallentamento dell’epidemia di Coronavirus. Secondo quanto diffuso dall’agenzia stampa del governo turco Anadolu, i migranti sarebbero stati respinti dalla guardia costiera di Atene verso le acque territoriali turche, da cui tentavano di allontanarsi alla volta di alcune isole greche. Le operazioni di soccorso da parte della guardia costiera turca sarebbero avvenute a largo della costa di Foca, nella provincia di Smirne e avrebbero tratto in salvo 72 profughi che viaggiavano su 4 gommoni in avaria. I migranti proverrebbero dall’Afghanistan, dal Congo, dalla Guinea e dal Pakistan e saranno trasferiti in centri di detenzione provvisoria.

I migranti sono tutti richiedenti asilo e al momento si trovano presso l’ufficio provinciale per le migrazioni di Izmir. A oggi la Turchia ospita diversi milioni di migranti, dei quali circa quattro milioni proverrebbero dalla Siria. Proprio a marzo scorso il presidente Recep Tayyp Erdogan aveva deciso di lasciare aperti i confini turchi che danno accesso a Grecia e Bulgaria per 72 ore e circa 135mila profughi siriani si erano spostati dalle zone interne della Turchia verso il confine europeo. Save The Children aveva, però, subito smentito i dati forniti dal governo turco e aveva parlato di una migrazione di 13mila persone, un terzo dei quali risultava minorenne, e mitigava così la minaccia avanzata da Erdogan, secondo il quale i confini sarebbero potuti restare aperti in via permanente e ciò avrebbe portato il numero di migranti diretti in Europa da poche centinaia di migliaia a milioni di profughi.

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