Derek Chauvin, agente accusato della morte di George Floyd, è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza del Minnesota. Su di lui pende l’accusa di omicidio, alla luce dei fatti avvenuti lo scorso 25 maggio. 
Nuovi sviluppi in merito alla morte dell’afroamericano George Floyd, la cui scomparsa sta facendo incendiare diverse località degli Stati Uniti tra proteste, manifestazioni e attacchi contro la forze dell’ordine. Secondo quanto si apprende dalle fonti statunitensi, infatti, pare che Derek Chauvin, l’ex agente della polizia di Minneapolis accusato di omicidio colposo proprio per la morte dell’uomo, sia stato trasferito in un carcere di massima sicurezza situato nella contea di Hennepin, in Minnesota.
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Derek Chauvin trasferito al Correctional Facility – Oak Park Heights
A rivelare la notizia è stato il New York Post , il quale si è avvalso di alcune fonti locali. Derek Chauvin – il poliziotto che è stato immortalato in un video che ha fatto il giro del mondo, e che lo ritrae chiaramente con il ginocchio posizionato a forza sul collo di Floyd per quasi nove minuti – è stato inizialmente trattenuto nel carcere della contea di Ramsey (l’Hennepin County Jail). Nelle ore pomeridiane di ieri, però, l’agente è stato trasferito e inviato presso il carcere di massima sicurezza della contea di Hennepin, nella struttura del Correctional Facility – Oak Park Heights di Stillwater (Minnesota).
Secondo quanto si apprende, “Oak Park Heights è il livello di custodia più elevato del sistema Department of Corrections del Minnesota. Tuttavia, la maggior parte dei detenuti che vengono trasferiti in questa struttura hanno la massima e stretta custodia, poiché alcuni di questi necessitano di un livello di sicurezza più elevato”. 
Il commissario del Department of Corrections, Paul Schnell, ha dichiarato domenica in una conferenza stampa che questo tipo di trasferimento non è insolito, aggiungendo che la stessa procedura era stata già applicata quando l’ex poliziotto di Minneapolis, Mohamed Noor, era stato preso in custodia a seguito dell’uccisione di Justine Damond.
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Ricordiamo che, alla luce dei fatti avvenuti il 25 maggio 2020 a Minneapolis, Chauvin è stato licenziato e su di lui ora pendono le accuse di omicidio di terzo grado e omicidio colposo. Anche gli altri tre colleghi presenti al momento della morte di George Floyd insieme all’agente incarcerato sono stati licenziati, ma per loro non si parla ancora di alcun tipo di accusa.
