I commenti degli attori Rupert Grint, Steve Kloves e Dan Fogler in merito ai tweet transfobici pubblicati dalla scrittrice J.K. Rowling. 
Nelle scorse settimane, la scrittrice J.K. Rowling nota per essere tra le persone più influenti del pianeta (e anche più ricche) si è lasciata andare a dei commenti definiti ‘transfobici’ che hanno scatenato un vortice di polemiche e di attacchi sui social. Sia il mondo etero e sia LGBTQ non ha risparmiato critiche nei suoi confronti, per la durezza con la quale ha espresso un suo parere. Ad andare contro di lei, anche alcuni attori della saga di Harry Potter, uno fra tutti Daniel Radcliffe. Oggi si aggiungono all’appello altri tre personaggi che sono stati coinvolti nelle saghe magiche di Harry Potter e di Animali Fantastici.
Le dichiarazioni di Rupert Grint conto la Rowling
A fare da apri pista, questa volta è stato l’attore Rupert Grint conosciuto come Ron Weasley, il quale sul suo profilo personale Twitter ha scritto: ” Supporto pienamente la comunità trans e sostengo le dichiarazioni di molti dei miei amici. Le donne trans sono donne. Gli uomini trans sono uomini. Dovremmo tutti avere il diritto di vivere con amore e senza giudizio.” Zero spazio all’interpretazione, poche parole ma ben mirate, condivise da tutti i suoi follower del passato e nuovi.
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Le parole di Steve Kloves
Lo sceneggiatore di Harry Potter e di Animali Fantastici 3, Steve Kloves ha scritto: “La nostra diversità è la nostra forza. In questi momenti difficili è più importante che mai che le donne e gli uomini transgender e tutte le altre persone si sentano al sicuro e trovino sostegno per ciò che sono. Non chiediamo tanto.”
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Il parere di Dan Floger
Per chiudere questa triade, l’attore Dan Fogler, che nel film Animali Fantastici interpreta Jacob ha lasciato la seguente dichiarazione sempre il suo profilo social: “In un momento già difficile storicamente, credo nell’incoraggiamento all’apertura, all’inclusione e all’amore. Se una persona ti dice che è un uomo, una donna, o non si identifica in alcun genere, merita di ricevere rispetto e sostegno, e questo al di là del suo aspetto esterno. Non è compito di nessuno etichettare o catalogare un’altra persona.”
