Nuovi casi in Veneto. Zaia: “Numeri non buoni. Dobbiamo fare attenzione”

Nell’ultima conferenza stampa, il governatore del Veneto Luza Zaia ha aggiornato i nuovi casi. Più 5 ricoverati, 35 in isolamento e 8 positivi

coronavirus veneto - zaia pronto a riaprire

Durante la conferenza stampa in diretta nella sede della Protezione Civile di Marghera, il governatore Zaia ha presentato i nuovi dati. Oggi, 30 giugno, ci sono in più 5 ricoverati, 35 in isolamento e 8 positivi. “Siamo ancora preoccupati per il pericolo di una nuova infezione in Veneto, la responsabilità risiede nei comportamenti dei cittadini. Gli indicatori non sono buoni: anche un solo fatto isolato non deve esserci in una condizione ottimale. Sono preoccupato e invito tutti a non prendere la situazione sottogamba. Stiamo entrando in una fase in cui ognuno deciderà in base ai propri comportamenti, se andare avanti o tornare indietro. Se tutti noi ci comportiamo in maniera corretta il virus non tornerà. Ma i comportamenti scorretti di alcuni cittadini aiutano il virus a tornare”.

I casi

Sono stati effettuati 958mila tamponi, i postivi sono 19.286 (8 in più), in isolamento 746 (più 35), i ricoverati 192 (21 sono Covid) e in terapia intensiva 10. Sono morte 2.012 persone e dimesse 3.583.

“Tra i casi – prosegue Zaia – ci sono un’anziana di una casa di riposo, una coppia di anziani, madre e figlio stranieri, di 24 anni e 3 mesi, residenti a Vicenza, un ricoverato a Padova con sintomi non gravi e un bergamasco di 72 anni. Bisogna rispettare le regole perché questi indicatori non sono buoni. Dico continuamente ai cittadini di rispettare le regole, di fare molta attenzione, di indossare sempre la mascherina e evitare gli assembramenti. Dalla Cina inoltre è arrivata la notizia di un nuovo virus, siamo quindi costantemente in pericolo. Non si tratta più di Fase2, bensì spetta a noi decidere in quale direzione vogliamo andare. Evitate di stringere le mani e disinfettate le mani. Se torna una reinfezione, torna pesante”.

Zaia chiede inoltre all’Oms di controllare bene la gestione dei Paesi sul Covid e la lettura dei dati. Per quanto riguarda l’argomento sul togliere la Sanità alle Regioni, il governatore risponde che tutto ciò è una follia e che se qualcuno osa richiedere una cosa del genere, andrebbe modificata la Costituzione.

Zaia e il Dottor Ponzin

Insieme al governatore Zaia nella conferenza stampa era presente anche il Dottor Ponzin, direttore sanitario della banda degli occhi. “Vi do alcune informazioni sul mondo dei trapianti di cornea. Durante il periodo di Covid nel nostro settore le donazioni sono molto numerose, ma dall’inizio del primo focolaio i numeri sono scesi del 25%. Ma non si sono azzerati. Per quanto riguardo i sintomi oculari del Coronavirus, posso dire che sono rari, non tipici, come la congiuntivite. Nessuno ha perso la vista per colpa del virus, ad oggi non ci sono casi noti”.

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