Eleonora Perraro: seviziata e uccisa dal marito. Ora rischia l’ergastolo

Si sono chiuse le indagini per la morte di Eleonora Perraro, la donna seviziata e presa a morsi dal marito che infine l’ha strangolata. Marco Manfrini è accusato di omicidio volontario aggravato dopo le prove raccolte dai militari del Ris di Parma.

Un altro caso di femminicidio consumato un anno fa nel giardino di un bar in provincia di Trento. Eleonora Perraro, la 43enne aggredita è stata scaraventata contro i tronchi degli alberi, presa a morsi e infine strangolata. L’accuso per il marito, Marco Manfrini è di omicidio volontario e ora rischia l’ergastolo. Era il 5 settembre 2019 quando il corpo della donna venne fatto ritrovare martoriato nel bar “Sesto grado” di Nago. Le indagini si erano subito concentrate sul marito, per quanto i rapporti tra i due coniugi si erano già incrinati a causa delle ripetute violenze di lui. Prima di commettere il delitto Manfrini era già stato ammonito dal Questore per aver aggredito lex moglie. I precedenti quindi c’erano ma nessuno aveva impedito all’uomo di avvicinarsi ad Eleonora nonostante gli episodi di violenza. La notte dell’omicidio Eleonora è stata aggredita selvaggiamente: segni di morsi sono stati ritrovati sulla nuca, sugli zigomi e sulle labbra e sui vestiti si trovavano vistose macchie di sangue e segni di percosse. Feroce e spietata la dinamica dell’omicidio. Non ha lasciato scampo ad Eleonora che, a causa di una gamba rotta, non poteva difendersi né sfuggire all’assassino. Le prove a favore del marito non hanno tardato ad arrivare. Intanto le tracce genetiche presenti sulla dentiera di Manfrini e successivamente, il sangue della moglie sui vestiti e il telefono cellulare agganciato alla stessa cella in quella terribile notte. Ad aiutare il corso delle indagini sono state le prove raccolte dai militari del RIS di Parma.

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L’infermità mentale per scagionare Marco Manfrini

Ai domiciliari fino ad oggi, a causa del coronavirus, Manfrini si trova con la pesante accusa di omicidio volontario. La difesa dell’uomo ha introdotto in tribunale il tema della seminfermità mentale e vorrebbe stabilire che l’uomo in quel momento non era in grado di intendere e di volere.  Spetterà alle perizie condotte da psicodiagnosti e psichiatri stabilirlo. Da non sottovalutare i precedenti: Manfrini infatti era già stato condannato per violenza sessuale, lesioni e minacce nei confronti della sua ex convivente, in passato. E allo stesso modo, stando alle testimonianze degli amici e dei parenti della vittima, il matrimonio avvenuto due anni fa, era già in crisi per i comportamenti violenti dell’uomo. Adesso dovrà rispondere della brutalità di quella notte. L’omicidio di Eleonora si somma ai tanti casi di femminicidio, purtroppo all’ordine del giorno in Italia e nel mondo.

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