Bankitalia: italiani in serie difficoltà. Il Covid ci ha resi più poveri.

Secondo le stime di Bankitalia il 40% delle famiglie italiane non ce la fa a pagare il mutuo e le bollette. Dunque quest’anno niente vacanze.

Reddito in calo, gli italiani sempre più poveri

Il Coronavirus ha sconvolto le economie mondiali. Lo sanno bene anche i cittadini italiani che hanno fatto i conti con un reddito sempre meno “corposo”. E’ quanto emerge da un’indagine condotta da Bankitalia secondo cui la parte di italiani :”Che non ha sufficienti risorse finanziarie liquide per poter restare alla soglia di povertà per tre mesi, in assenza di altre entrate, raggiunge il 55 per cento”.

Le misure restrittive applicate per contenere la diffusione del nuovo Covid-19, hanno avuto un impatto nefasto sulle finanze degli italiani, infatti:”Oltre la metà degli individui dichiara di aver subito una riduzione nel reddito familiare, anche tenendo conto degli eventuali strumenti di sostegno ricevuti; per il 15 per cento il calo è di oltre la metà del reddito complessivo. L’impatto è più negativo tra i lavoratori indipendenti: quasi l’80 per cento ha subito un calo nel reddito e per il 36 per cento la caduta è di oltre la metà del reddito familiare”.

Italiani allo stremo: saltano le rate del mutuo e niente vacanze.

L’indagine realizzata dall’Istituto ha messo drammaticamente in evidenza che “Quasi il 40 per cento degli individui indebitati dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa della crisi; la quota è più elevata nel Centro e nel Mezzogiorno. Solo un terzo di chi è in difficoltà con il pagamento delle rate del mutuo ha fatto ricorso o intende far ricorso alla moratoria mutui. Fra coloro che hanno un finanziamento per credito al consumo la percentuale di individui in difficoltà con il pagamento della rata è del 34 per cento”.

E’ chiaro che  questa situazione porterà gli italiani in difficoltà ad evitare “spese” non necessarie come le vacanze. “Circa il 30% cento della popolazione dichiara di non potersi permettere di andare in vacanza la prossima estate e quasi il 60 per cento ritiene che anche quando l’epidemia sarà terminata le proprie spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno comunque inferiori a quelle pre-crisi”.

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Una soluzione, quella del risparmio, che potrebbe ingenerare ulteriori effetti negativi, come quello del crollo dei consumi.

 

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