Iran, Coronavirus tra gli ospiti del matrimonio: morti i genitori degli sposi

Un matrimonio finito in tragedia, in Iran: i genitori di entrambi gli sposi sono morti a causa del coronavirus, contagiati dagli ospiti presenti alla festa. Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha annunciato lo stop temporaneo di ogni celebrazione nel Paese.

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A seguito dell’ultimo focolaio di coronavirus scoppiato a un matrimonio in Iran, sono morti i genitori dei due sposi. La notizia è stata resa nota dal rettore dell’università di Scienze mediche della città, Javad Aghazadeh. La celebrazione di era tenuta nella città di Urmia, ad ovest del Paese, e vi avevano partecipato diversi invitati. Alcune decine di ospiti sarebbero stati però contagiati dal Covid-19, tra cui appunto i genitori di entrambi gli sposi.

Un matrimonio da incubo, che ha contribuito a far risalire il picco di contagi da coronavirus nel Paese – che conta ad oggi circa 13.000 morti. Anche per questo, allora, le autorità  iraniane sono tornate a vietare le cerimonie per i matrimoni e i funerali.

Presidente dell’Iran vieta matrimoni e funerali

Nella giornata di mercoledì scorso, 8 luglio, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha annunciato ufficialmente lo stop temporaneo di matrimoni e funerali in Iran, dopo l’aumento negli ultimi giorni di contagi e morti a causa del Covid-19. Il divieto resterà resterà in vigore fino a nuovo ordine.

“Dobbiamo vietare cerimonie e raduni in tutto il paese, sia che si tratti di veglia, matrimoni o feste”, ha fatto sapere Rouhani. “Ora non è il momento di feste o seminari”, ha aggiunto, aggiungendo che potrebbe essere necessario sospendere anche le sessioni di esame per le procedure di ammissione all’università. “Altre rigide restrizioni verranno nuovamente imposte nelle città in cui i protocolli sanitari non vengono rispettati”, ha poi tuonato il capo del governo di Teheran.

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L’Iran ha gradualmente allentato il suo blocco già da metà aprile, ma recentemente i dati ufficiali hanno riscontrato un forte aumento del tasso di infezione da Covid-19. Come si apprende dalle fonti internazionali, un consulente della Task Force iraniana disposta a seguito dell’emergenza coronavirus ha avvertito che se non fossero state prese le misure appropriate, ad oggi si sarebbero contati tra i 50.000 e i 60.000 morti a causa della pandemia. Eppure il consigliere Hossein Qenaati avverte: “La seconda ondata, che avverrà in autunno, sarà molto più mortale”.

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Mentre si cerca in tutti i modi di frenare la diffusione del virus all’iterno dei confini nazionali, le autorità iraniane sono al tempo stesso preoccupate che l’applicazione di misure più severe possa seriamente danneggiare un’economia già in crisi sotto le sanzioni statunitensi. “L’opzione più semplice sarebbe quella di chiudere tutto”, ha detto Rouhani, che però ha evidenziato: “Poi però la gente si riverserebbe in strada a causa della fame e della disoccupazione”.

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