Sciopero della fame per Arianna: il padre accusa un malore

Sciopero della fame per Arianna: padre cardiopatico ha un malore. Eugenio Manzo aveva cominciato giovedì scorso a protestare contro la decisione da parte dell’ospedale Cardarelli, che non intende pagare la sentenza di risarcimento

bimba muore a bondeno nella culla
foto di repertorio

Lo sciopero della fame sta mettendo a dura prova Eugenio Manzo, padre di Arianna Manzo, che è stato colto da malore a distanza di molte ore dall’inizio della protesta. Secondo quanto riporta l’Ansa, il malore è sopraggiunto dopo ben quattro giorni di sciopero della fame. Manzo aveva cominciato giovedì scorso a protestare contro la decisione da parte dell’ospedale Cardarelli, che non intende pagare la sentenza di risarcimento ottenuta in primo grado ben nove anni fa.

Arianna Manzo, oggi 15enne, soffre di gravi problemi neurologici dall’età di tre mesi, a causa di un farmaco anestetico somministratole per errore. “Giustizia per Arianna”, ripete il papà. Durante tutto questo arco di tempo la famiglia della piccola Arianna ha dovuto sopportare un notevole esborso economico per pagare le cure, e adesso i soldi stanno terminando. Chiede un risarcimento e un aiuto fattuale per portare avanti le cure.

Una battaglia giudiziaria difficile: la Corte d’Appello diede ragione all’ospedale

La Corte d’Appello, però, ed è qui il motivo della dura protesta, ha dato ragione alla struttura ospedaliera, che non vuole pagare il risarcimento con l’eventualità di non essere condannata in secondo grado. Secondo i legali del Cardarelli, in tal caso la famiglia di Arianna non potrebbe fornire le garanzie per recuperare questo esborso.

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È così che il padre di Arianna ha avviato questo sciopero della fame, che gli è costato un malore. L’uomo, cardiopatico, è stato costretto a recarsi al pronto soccorso insieme alla moglie per accertamenti. Il presidio di protesta, davanti al Tribunale di Salerno, è stato interrotto giovedì scorso, a causa di un attacco di convulsioni che ha colto Arianna la sera stessa. La battaglia legale continua, con la famiglia che non intende indietreggiare con a capo Eugenio Manzo

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