Vaccino anti-Covid, la Russia replica: “Tra due settimane siamo pronti”

Il fondo sovrano russo che finanzia le ricerche per il vaccino si espone dopo le dichiarazioni di Trump. “Avrà lo stesso effetto del lancio dello Sputnik”, dichiara il suo capo Kirill Dimitriev.

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Gli Stati Uniti chiamano e la Russia risponde prontamente. Questa volta il tema è di interesse internazionale e riguarda la salute degli abitanti di tutto il mondo, visto che si tratta del vaccino contro il Covid-19. Sono arrivate nelle scorse ore le dichiarazioni da parte di Donald Trump, il quale ha parlato di una netta accelerata per la produzione del farmaco che consentirà di rendersi immuni dal nuovo Coronavirus. Ma dalla Russia, come detto, è arrivata la replica. L’Istituto Gamaleya di Mosca, infatti, sembra aver dato a propria volta un brusco scatto alla produzione del vaccino.

Tanto che arrivano tempistiche che in pochi si aspettavano, dopo un lungo periodo di empasse. Stando a quanto è stato dichiarato da alcuni funzionari russi, infatti, già tra due settimane potrebbe essere ultimato lo studio sul vaccino anti-Covid. E stando a quanto viene riportato dalla Cnn, la prima data utile potrebbe essere quella del 10 agosto. Dunque verrebbero bruciati nettamente i tempi previsti, sia dalla Organizzazione Mondiale della Sanità che dai singoli Stati, i quali hanno fatto capire chiaramente che per il vaccino avremmo dovuto attendere l’arrivo dell’autunno.

Trump si era esposto nelle scorse ore – meteoweek.com

Il fondo sovrano russo che finanzia le ricerche per il vaccino si è esposto in maniera importante su questo tema, a dir poco delicato. Tanto che il suo capo, Kirill Dimitriev, ha voluto usare un esempio di vecchia data, ma comunque esauriente, su quella che potrebbe essere la reazione del mondo dopo l’arrivo del vaccino dalla Russia. “Potrebbe essere un altro momento Sputnik”, ha detto Dimitriev. Il riferimento è ovviamente legato al lancio del primo satellite nell’orbita spaziale, avvenuto nel 1957 proprio grazie ai russi, che bruciarono sul tempo gli americani.

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“Gli americani rimasero sorpresi quando sentirono i bip dello Sputnik – prosegue Dimitriev – . La stessa cosa potrebbe accadere con il vaccino contro il Covid. La Russia ci arriverà per prima anche in questo caso, come avvenne tanti anni fa”. Tuttavia, sempre in base alle indicazioni fornite dalla Cnn, il Governo russo non ha fornito nessun dato scientifico sugli studi effettuati. Per questo motivo, dunque, non è possibile per il momento fare delle verifiche sulla reale bontà del vaccino russo. Il tutto mentre il mondo attende, ma il rischio di una guerra fine a se stessa torna alto.

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