Legata e uccisa in casa, svolta sull’omicidio dopo 14 anni: caso riaperto

Il caso Corcino Gil viene riaperto dopo ben 14 anni. La trentenne dominicana fu assassinata ad Alessandria nel giugno 2006. Ora emergerebbero nuovi indizi sul presunto autore dell’omicidio, che avrebbero spinto i carabinieri a riaprire le indagini. 

Carabinieri

Si chiamava Altagracia Corcino Gil, la trentenne dominicana ritrovata morta il 29 giugno 2006 ad Alessandria, precisamente in via Parma, all’interno del bilocale nel quale si prostituiva da un paio di mesi. Dopo 14 anni emergerebbero ora nuovi indizi decisivi, in grado di far luce sul presunto assassino, indizi che avrebbero spinto i carabinieri del comando provinciale a riprendere le indagini. La donna si era trasferita da Pavia solo da pochi mesi, e aveva preso un bilocale in affitto al secondo piano del civico 24 di via Parma. Proprio in quel bilocale avvenne l’orrore: il suo corpo fu rinvenuto disteso sul letto, con collo e caviglie legate. La donna, strangolata con del nastro adesivo e una federa, era stata anche accoltellata alla giugulare. A lanciare l’allarme fu un’amica della vittima, preoccupata per l’inquietante silenzio della donna. Così l’amica cercò di bussare alla porta di Corcino Gil, senza ricevere risposta. A quel punto, la chiamata ai carabinieri. I vigili del fuoco fecero irruzione dalla finestra e a in quel momento avvenne la scoperta: la dominicana fu ritrovata morta sul letto. Vicino a lei, un grosso coltello da cucina e una custodia di cartone. Nel bilocale, però, non c’era nessuna traccia di infrazione. L’alloggio sembrava in ordine, le finestre chiuse, e la porta risultò chiusa dall’esterno. Effettivamente, sparirono anche le chiavi di casa, insieme ai tre cellulari della vittima.

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Le indagini scattarono subito dopo il rinvenimento del corpo, ma finirono nel nulla. Così nel giro di tre anni arrivò dalla procura la richiesta di archiviare il caso. Fino a questo momento. Per ora le informazioni riguardo l’oggetto di questi “nuovi e importanti indizi” restano secretate. Ciò che è possibile sapere è che i carabinieri del del colonnello Michele Angelo Lorusso, coordinati dalla Procura di Alessandria, sono nuovamente “sulle tracce dell’autore dell’omicidio“. In un primo momento le indagini si focalizzarono soprattutto sulla pista della prostituzione e sui clienti della donna. Sulla base dell’analisi dei tabulati telefonici si risalì anche all’ultima chiamata ricevuta dalla vittima prima di morire: proveniva da una cabina pubblica della città. Ma si trattò di informazioni che portarono, di fondo, ad un nulla di fatto. Ora, però, ci sarebbero nuove evoluzioni sul caso che, si dice, a breve potrebbe esser chiuso definitivamente.

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