Verbali Cts, spunta un nuovo particolare: ok la scelta del lockdown

Il comitato tecnico scientifico ha approvato la decisione del Governo di chiudere tutto con il dpcm del 9 marzo. “Misure coerenti con il quadro epidemiologico”, si legge sui verbali.

lockdown verbali

Giuseppe Conte lo ha detto ieri, durante il suo intervento a Ceglie Messapica, in Puglia. I verbali del Comitato tecnico scientifico verranno resi noti e non rappresentano un segreto di Stato. E tra questi ne spunta uno che sembra andare proprio dalla parte del presidente del Consiglio Si tratta di un verbale risalente allo scorso 10 marzo, ovvero la giornata successiva all’inizio del lockdown su scala nazionale. In tal caso, il Comitato tecnico scientifico nei verbali scriverebbe il proprio favore di fronte alla scelta messa in atto dal Governo.

Nel verbale di cui sopra, è presente la relazione dell’Istituto superiore di sanità in merito al boom dei contagi e delle vittime. Ma nel frattempo bisognerà fare delle valutazioni insieme al Copasir, che a questo punto si aspetta di ricevere l’incartamento. Anche perchè in quelle righe si parlerebbe anche delle situazioni dei singoli comuni, i primi focolai di Covid. Da Codogno e gli altri comuni del Lodigiano, per i quali si attuò il lockdown “individuale”. Passando per le discusse Alzano Lombardo e Nembro, per le quali non venne preso in considerazione lo stesso provvedimento.

Ma anzichè applicare la quarantena nei due comuni lombardi, Conte e il Governo puntarono sulla chiusura dell’intero Paese. Una decisione che era emersa già nella serata di sabato, quando ancora la Gazzetta Ufficiale avrebbe dovuto contenere questo provvedimento. Da qui iniziò una vera e propria fuga verso il Sud, tra chi raggiungeva la casa in villeggiatura e chi tornava a casa dai genitori nel Meridione. E così, dopo aver inizialmente valutato la possibilità di chiudere la Lombardia e altre 14 province del Nord, Conte fa dietrofront. Si chiude tutta l’Italia, ma perchè?

Giuseppe Conte annuncia il lockdown nazionale – meteoweek.com

Una parte di questa inversione di marcia si può leggere nelle dichiarazioni rilasciate da Silvio Brusaferro. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, in conferenza stampa, disse che “non c’è una parte dell’Italia completamente immune. Ci sono parti d’Italia dove il virus al momento circola meno e dunque dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà“. Lo stesso Brusaferro inviò una relazione al Cts. Di fatto è stata la base di quei verbali in cui il Comitato diede parere favorevole alla chiusura dell’intero Paese.

Leggi anche -> Verbali Cts, Conte: “Pubblicheremo tutto” e poi propone un Ponte sottomarino sullo Stretto

Leggi anche -> Coronavirus, in Italia salgono i nuovi casi pur con meno tamponi

Questi nuovi verbali sono ancora riservati, ma potrebbero giungere in Parlamento entro qualche giorno. Nel documento il Comitato tecnico scientifico svela di aver ricevuto “i dati epidemiologici aggiornati” dall’Istituto Superiore di Sanità. “In riferimento alla decisione presa di estendere la chiusura a tutto il territorio nazionale – si legge nei verbali – , le misure adottate sono coerenti con il quadro epidemiologico configuratosi. Inoltre potrebbero venirsi a creare situazioni locali in cui possano essere necessarie ulteriori misure di contenimento“. Da qui la decisione, applaudita dal Comitato.

Impostazioni privacy