È la storia di una ragazza di vent’anni, trovata a pochi passi dalla riva, priva di sensi.
È accaduto sulla spiaggia di Fregene, la ragazza è stata ritrovata all’alba di lunedì, a pochi passi dalla riva. Era priva di sensi, con il sospetto che qualcuno possa aver abusato di lei. Una storia avvolta dai “non ricordo” di lei e dalle tinte cupe. La storia di una giovane che ha passato una notte in discoteca, e che si è risvegliata all’inferno. Tutto è iniziato in uno dei molti locali che, nonostante le prescrizioni anti-Covid, accoglie migliaia di ragazzi sul litorale per una notte di divertimenti.
La visita medica, le tracce di un rapporto sessuale
La giovane è stata accompagnata in ospedale e i medici le hanno riscontrate tracce di un rapporto sessuale ma i ricordi della ragazza non riemergono e i commenti rimangono sempre gli stessi: «Non ricordo nulla di quello che è successo», permane dunque in stato confusionale. I camici bianchi hanno fatto così scattare la denuncia d’ufficio ed il caso è passato tra le mani dei carabinieri del Gruppo di Ostia. L’ipotesi più probabile, a questo punto, è che la giovane sia stata vittima di violenza. Mentre poco lontano da lei migliaia di suoi coetanei si divertivano e la musica rimbombava a tutto volume.
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Cosa potrebbe essere accaduto
La ragazza con alcune amiche, si è recata in uno stabilimento che al calare del sole si è trasformato in una discoteca. Con le luci più soffuse, l’aria della sera e la prima comparsa di cocktail. Un bicchiere tira l’altro, gli sguardi tra ragazzi, e tra i tanti uno di loro in particolare si è avvicinato alla giovane e i due hanno iniziato a fare conoscenza. Poi sono usciti dal locale insieme. È quanto sostengono alcuni testimoni e le amiche della giovane: «È andata via insieme a quel ragazzo», hanno confermato agli inquirenti che le hanno ascoltate nell’immediatezza dei fatti. Poi cosa è accaduto? Il vuoto.
È in stato confusionale dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Non sono state rintracciate ecchimosi e lacerazioni. Ma i dubbi sono tanti. I sanitari continuano a chiederle se si ricorda di aver consumato un rapporto sessuale consensuale. Lei non dice sì. Le indagini sembrano muoversi in questo senso o, comunque, dovranno fare chiarezza su quanto accaduto nella notte tra il 9 e il 10 agosto su quella spiaggia di Fregene. La pista del “branco” è esclusa. Secondo gli inquirenti, non collimerebbero alcune circostanze. Più probabile che ad agire sia stata una persona sola.
È caccia al ragazzo
I militari stanno cercando di rintracciare il ragazzo che fino a ieri ancora non era stato identificato. Gli inquirenti stanno rivedendo i filmati delle telecamere che potrebbero aver inquadrato qualcosa. A dare una mano ulteriore alle indagini i registri delle presenze, utilizzati grazie alle recenti disposizioni anti – contagio. I nomi degli ospiti della discoteca – o di un loro referente – dovrebbero essere stati riportati nell’elenco di chi quella sera ha fatto ingresso ne locale sul lungomare. Ascoltata, più volte, la versione delle amiche della ventenne. Tutte avrebbero confermato che la giovane era in uno stato confusionale quando si sarebbe allontanata con il ragazzo. Il luogo dove i due si sarebbero spostati, però, non sarebbe coperto dalle telecamere.
Molti i punti ancora oscuri
I tanti particolari che non tornano in questa storia, dunque, hanno spinto i medici di allertare i carabinieri e procedere a una denuncia d’ufficio. Domenica notte, è accaduto qualcosa di terribile. Nelle prossime ore potranno essere sentiti anche altri testimoni che erano presenti alla serata in discoteca. Ogni particolare potrà essere importante per ricostruire quanto accaduto nel locale di Fregene. Così come saranno ascoltati gli addetti alla sicurezza che pure erano presenti all’interno della struttura.
