Casting a luci rosse in cambio della parte: arrestato regista

Il regista Claudio Marini è finito in manette dopo aver provato ad adescare delle ragazze tramite provini cinematografici. Le portava a casa o in un fast food per provare le parti da lui immaginate. Ma erano ogni volta scene hot.

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Una vicenda vecchia come il mondo, ma che siamo costretti a rendere nota ancora una volta. Siamo infatti di fronte all’ennesimo caso in cui un regista cinematografico sfrutta la propria posizione per provare a ottenere delle performance sessuali. E ancora una volta, nel mirino ci sono delle giovani e belle ragazze, il cui unico obiettivo è quello di sfondare nel mondo del cinema e del teatro. Senza però fare i conti con la brama dei registi in questione, i quali propongono dei casting che molto spesso si trasformano in occasioni per fare sesso.

Così, i carabinieri della compagnia Parioli di Roma ha messo le manette ai polsi di Claudio Marini. È lui il regista che, negli ultimi giorni, ha provato ad adescare diverse giovani provenienti da diverse parti del nostro Paese. Non solo talentuose attrici arrivate già dalla Capitale, ma anche ragazze che, attratte da un casting all’apparenza interessante, giungevano da Ancona, Treviso, Palermo, Lecce e Reggio Calabria. Il copione era sempre lo stesso e come abbiamo già avuto modo di spiegare, ben poco aveva a che fare con il casting previsto dalla chiamata.

Marini chiamava a sè le aspiranti attrici a casa sua, in un palazzo nel quartiere Trieste di Roma. Era quello il luogo in cui avvenivano i finti casting, con l’appuntamento che veniva dato presso la stazione metro Annibaliano, oppure in quella di piazza Bologna. Dopodichè le portava a casa sua, con il luogo di riserva rappresentato da un fast food all’interno della stazione metro. E poi veniva il momento del casting, della parte che la malcapitata aspirante attrice avrebbe dovuto recitare. Ma di fatto, di recitato c’era davvero ben poco per ognuna di loro.

Carabinieri in azione – meteoweek.com

La richiesta era molto chiara: Marini proponeva di fare sesso alle giovani ragazze che arrivavano da ogni parte d’Italia. Alcune di loro erano talmente piccole di età che arrivavano sul luogo del “provino” accompagnate dai genitori. E proprio il fatto di essere accompagnate spesso le salvava dal peggio, vista la loro fuga verso la macchina dei familiari una volta scoperte le intenzioni del regista. I carabinieri, dopo aver messo le manette ai polsi di Marini, hanno provato a ricostruire tutta la vicenda. Il primo incontro con le ragazze avvenuva in maniera formale, senza avances.

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Queste avvenivano dopo aver letto il curriculum ed esposto la descrizione del film, che avrebbe dovuto essere prodotto in estate. Ma ben presto sarebbe venuto fuori il lato oscuro di Claudio Marini, interessato più al corpo delle provinate che non alla realizzazione della politica. Finora il regista ha ricevuto ben otto denunce, ma ci sono anche altre due ragazze che non si sono presentate al secondo provino. Probabilmente immaginavano cosa sarebbe accaduto, forse perchè ci erano già passate. Ma intanto gli inquirenti indagano sull’eventuale presenza di altre malcapitate.

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