Anna Foglietta è la splendida madrina della 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, iniziata proprio ieri. 
Della sua prestigiosa carriera, che si è dipanata tra cinema, televisione e teatro con importanti riconoscimenti, sappiamo tutto. La sua vita privata invece è meno sotto i riflettori: Anna Foglietta certo non la nasconde, ma nemmeno la ostenta, preferendo tenere per sé la sua felicità “casalinga”. Sappiamo però che è sposata dal 2010 e ha tre figli, Lorenzo, Nora e Giulio. Ma voi avete mai visto il marito, Paolo Sopranzetti? E cosa sapete di lui? Se brancolate nel buio, vi aiutiamo noi!
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Chi è Paolo Sopranzetti, il marito di Anna Foglietta
Anna Foglietta è sposata con Paolo Sopranzetti dal 19 giugno del 2010: il marito non appartiene al mondo dello spettacolo, è infatti un consulente finanziario. Quando parla del suo uomo, ha parole bellissime: “Paolo è una persona centrata, risolta, è un uomo bellissimo dentro e fuori, consapevole delle sue possibilità umane e professionali,” ha dichiarato in un’intervista, sottolineando che “Non è mai in competizione col mio lavoro. Quando mi vede bella e brava in scena, è felice. Non c’è niente di malato o di marcio, nel nostro rapporto. È tutto lineare, libero, luminoso.” 
Probabilmente dipende anche dal background familiare di Sopranzetti, che Anna Foglietta ha così descritto: “Paolo è nato in un’atmosfera positiva, una madre affettuosa e simpatica, un padre molto presente e anche assai “uomo”. E poi c’è la personalità di mio marito, che è andato a vivere da solo a 16 anni costruendo la propria autonomia.”
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Un amore nato sui banchi di scuola e ritrovato su Facebook!
Ma come si sono conosciuti l’attrice e il consulente? Sui banchi di scuola, come ha raccontato la madrina di Venezia 77 a Vanity Fair, ed è stato lui a trovarla, anzi a ritrovarla, attraverso i social! “Un giorno su Facebook trovai il messaggio di un mio vecchio compagno di liceo: ci conoscevamo di vista, ma ci piacevamo già“, ha spiegato Anna. “Lui si ricordava tutto, dalle scarpe che indossavo al banco in cui ero seduta. Così gli ho chiesto subito un appuntamento“. Sono bastati pochi mesi per farli convolare a nozze! 
