Teresa, baby sitter uccisa di botte in casa. Polizia ammazza aggressore

Teresa, baby sitter uccisa di botte in casa. Polizia ammazza aggressore. L’uomo è entrato in casa e ha iniziato a colpirla

Teresa, baby sitter uccisa di botte in casa. Polizia ammazza aggressor
Teresa, baby sitter uccisa di botte in casa. Polizia ammazza aggressore

È morta assassinata per mano di un 22enne con problemi psichici Teresa Scavelli, 46 anni, di Oppeano (Verona) ma trasferita in Svizzera, nel Cantone San Gallo, dove lavorava come baby sitter presso una famiglia. Il suo assassino sarebbe un giovane del posto che, entrato in casa dove Teresa si trovava con la bimba che aveva in custodia e la proprietaria, l’avrebbe colpita con un oggetto contundente.

Leggi anche:—>Coronavirus, trovato il meccanismo che provoca infiammazione nei bimbi

Leggi anche:—>Azzolina:”Al banco è possibile abbassare la mascherina”

Tra il giovane e la vittima non vi erano legami e secondo le prime indagini, l’uomo sarebbe entrato casualmente nell’appartamento, facendo una scelta improvvisa, dettata dal momento. La donna avrebbe cercato di difendere la bambina che aveva in custodia.  La polizia è giunta sul posto e per bloccare l’aggressore, che continuava a picchiare la donna, è stata costretta a sparargli, uccidendolo. L’uomo è morto subito. Teresa Scavelli, era di origini calabresi ma trapiantata a Verona e per lavoro aveva lasciato il marito e tre figli a Oppeano (Verona).

Impostazioni privacy