Lega ancora nella bufera: tre commercialisti arrestati per peculato

I rappresentanti della Lega finiti in manette sono Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Tutti e tre sono coinvolti nella vicenda della Film Commission.

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Ancora guai per la Lega – meteoweek.com

Arturo Maria Scillieri, Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni. Sono loro, insieme a Fabio Giuseppe Barbarossa, i tre commercialisti appartenenti alla Lega che dovranno scontare una pena agli arresti domiciliari. Per loro, i capi di accusa sono di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’inchiesta nei confronti dei tre appartenenti al Carroccio è partita dopo la compravendita “gonfiata” di un immobile che si trova a Cormano, in provincia di Milano. Tutti e tre, però, sono finiti in passato al centro di altri scandali.

Come quello relativi all’inchiesta sui 49 milioni di euro destinati alla Lega e oggetto di una truffa ai danni dello Stato. Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni sono i professionisti con base a Bergamo, ai quali il tesoriere leghista Centemero ha affidato i conti del partito. La posizione di Scillieri è diversa in quanto il suo studio è situato esattamente dove è stata ubicata la sede “fantasma” della Lega. In particolare, del nuovo partito fondato da Matteo Salvini per mandare in pensione il vecchio marchio. Insomma, ognuno di loro tre ha motivi per cui tremare.

Ma ora si aggiunge un nuovo capo di accusa, visto che anche in questo caso di parla di reati vicini alla truffa. Ai tre commercialisti della Lega si aggiunge, come detto, una quarta persona. Stiamo parlando di Fabio Giuseppe Barbarossa: anche ai suoi danni, così come per gli altri tre, sono in corso le perquisizioni domiciliari. Come detto, le accuse nei confronti delle quattro persone arrestate sono di peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Alberto di Rubba è uno degli imputati – meteoweek.com

La compravendita dell’immobile di Cormano sarebbe stata messa a segno dalla Lombardia film commission. Si tratta di una fondazione no profit di proprietà della Regione Lombardia e dello stesso Comune in provincia di Milano. La compravendita risale al 14 febbraio di tre anni fa, quando a occuparsene fu la Immobiliare Andromeda. Il pagamento dell’immobile risulterebbe anomalo, in quanto completato con quattro assegni che non sono però mai stati incassati. L’azienda è in mano alla Fidirev, una fiduciaria che farebbe capo proprio ad Arturo Maria Scillieri.

Alcuni mesi dopo – siamo al 4 dicembre – l’immobile viene acquistato dalla Fondazione Lombardia film commission. La società è alla ricerca di una nuova sede grazie a 800mila euro erogati dalla Regione Lombardia. Il presidente, all’epoca dei fatti, è proprio Alberto Di Rubba, mentre Scillieri è il suo consulente. Dunque, secondo i pm che stanno indagando su questa concatenazione di eventi, i tre hanno messo in piedi “una procedura di scelta del contraente, inserendo, fra i requisiti relativi all’immobile da acquistare, talune ‘specifiche‘ esattamente ritagliate sul capannone nella disponibilità di Scillieri“.

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In particolare, si pone l’accento sul fatto che l’immobile dovesse essere preferibilmente “un edificio autonomo con posti auto e aree di parcheggio“. Caratteristiche che sposano in pieno l’identikit dell’immobile acquistato a Cormano. Una volta completata l’operazione, la Lombardia film commission sposta la sua sede nel nuovo immobile di proprietà, mentre gli 800mila euro vanno alla Immobiliare Andromeda. Operazione sulla quale proseguiranno le indagini, infliggendo anche un ulteriore danno di immagine alla Lega, proprio nel momento in cui non serviva.

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