Esa e Nasa insieme con un obiettivo: deviare un asteroide

La missione Hera partirà nel 2024 grazie a un contratto da circa 130 milioni di euro. Esa e Nasa uniscono le proprie forze per la difesa umanitaria. E c’è lo zampino dell’Italia nella tecnologia che verrà usata.

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Un asteroide è in arrivo verso la Terra – meteoweek.com

Per la prima volta nella storia le agenzie spaziali d’Europa e Stati Uniti uniranno le proprie forze. E lo faranno per mettere in campo uno sforzo comune al confronto con un nemico molto pericoloso. Stiamo parlando di un asteroide che nei prossimi anni si avvicineranno in maniera importante verso il nostro pianeta. E allora ecco che Esa e Nasa hanno deciso di mettersi al lavoro, per una missione che è stata denominata AIDA. Si tratta di un progetto destinato a partire tra poco meno di quattro anni, per il quale l’Agenzia Spaziale Europea e quella a stelle e strisce sono pronte a mettersi al lavoro.

In particolare, nella giornata di ieri la Esa ha fatto il passo fondamentale per definire questo nuovo rapporto. Lo ha fatto assegnando alla società tedesca OHB un contratto da circa 130 milioni di euro per disegnare e realizzare il satellite Hera. Questo fa parte di una operazione congiunta che porterà, come detto, al progetto comune con la Nasa. L’obiettivo è quello di far deviare il percorso di un asteroide, che per il momento appare diretto verso la Terra. Si cercherà di portarlo nella direzione di un satellite della Nasa, il Dart, per poi proseguire questo lavoro con il satellite Hera di cui sopra.

Ma come abbiamo già accennato, c’è un pizzico di Italia in questa operazione congiunta di Esa e Nasa. Proprio così, visto che la Thales Alenia Space avrà un ruolo fondamentale in questo progetto in comune. La società che cura le difficili trasmissioni dallo spazio, sarà quella che ci fornirà costanti aggiornamenti su questa operazione. Si occuperà di questo progetto congiunto grazie allo sfruttamento di attrezzature che non hanno eguali a livello mondiale. Dunque l’Europa e gli Stati Uniti hanno deciso di unire i propri sforzi in difesa dell’umanità.

Un satellite della Esa in azione – meteoweek.com

Per la cronaca, la sonda americana inizierà il proprio viaggio nello spazio tra un anno esatto. Tre anni dopo, nel 2024, sarà la volta del satellite realizzato dalla Esa per questa operazione. A essere contrastato da questi due satelliti sarà l’asteroide Didimos, scoperto nel 1996 e che dispone di una luna propria, la Dimorphos. Al momento, i due corpi celesti si trovano rispettivamente tra i 150 e i 350 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. L’impatto con il satellite Dart provocherà un cratere piuttosto ampio, dopodichè il satellite Hera si occuperà di scoprire come procedono le cose.

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I colleghi de Il Sole 24 Ore hanno sentito i vertici di Thales Alenia Space per saperne di più sul progetto. L’amministratore delegato Massimo Comparini ha sottolineato la portata storica di questo progetto comune, che servirà anche per lo studio degli asteroidi e del loro interno. “Solo due imprese riescono a produrre un sistema tanto sensibile e stabile – ha dichiarato – . Le trasmissioni dallo spazio profondo rappresentano per noi una filiera di prodotto che ha oltre 20 anni, iniziata con la Missione Cassini Huygens e proseguita fino ad oggi“.

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