In arte è Freaky Hoody, ha 35 anni e fa l’insegnante d’asilo, una delle sue più grandi passioni sono i tatuaggi, e ne fa evidente sfoggio su tutto il corpo. I bambini quando lo vedono lo osservano sbalorditi.
Sylvain è l’uomo più tatuato di Francia, è un insegnante e ha 35 anni. A causa dei suoi innumerevoli tatuaggi, i genitori di un asilo nel dipartimento francese dell’Essonne, hanno chiesto al Provveditorato che fosse sospeso dall’incarico. L’accusa è che Sylvain “spaventa i bambini”. I genitori sono così convinti e determinati in questa loro battaglia, da aver generato un dibattito senza precedenti riguardo il dress code degli insegnanti a scuola.
Il “caso” Sylvain
È diventato un caso Freaky Hoody, il nome d’arte del maestro 35enne. Il Provveditorato si è visto costretto ad ordinare un’ispezione nei suoi confronti che durante un’intervista alla televisione francese LCI ha commentato: ”Trovo triste che nel 2020 conti di più l’aspetto fisico che le abilità di un’insegnante. Ho sempre lavorato benissimo a scuola, sono dolce e attento. Penso anche di poter migliorare con l’esperienza e che la mia apparenza non è di ostacolo al mio lavoro”.
Sylvain, in arte Freaky Hoody
Sylvain è un insegnante ma anche un noto art-performer. La sua passione per i tatuaggi è nata a 27 anni, in quel periodo lavorava presso il Dulwich College di Londra. Da quel momento su sul corpo sono iniziati a crescere i tatuaggi per un valore complessivo di 50mila euro. I protagonisti di queste piccole opere sono fiori, personaggi dei fumetti e tribali, sono collocati in ogni parte del corpo di Sylvain, dalla testa fino ai piedi. Anche i bulbi oculari non sono esenti dall’inchiostro che è stato iniettato nel contorno bianco. Per questa sua passione, che è diventata tutta la sua vita, la sua carriera è a rischio da ben dodici anni, non può più insegnare in molte scuole di Francia, è precario e dallo scorso anno non può neanche più insegnare alle materne.
I bambini restano sbalorditi
Lo ammette lui stesso, quando i bambini lo vedono, di primo impatto restano sbalorditi ma non vuole assolutamente discutere del suo privato durante l’orario di lezione e ha spiegato: ”Se hanno qualche curiosità da domandarmi possono farlo durante la ricreazione. Quando mi chiedono ‘perché hai gli occhi neri? Rispondo che sono lì per insegnare ma che sono disposto a parlarne durante la ricreazione. Tuttavia, i miei studenti non hanno mai detto che sono ‘un mostro” o che sono orribile”.
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Per acquietare le tensioni con le famiglie degli studenti, il Provveditorato ha deciso di assegnargli solo le classi elementari e medie. ”Posso capire una misura di prudenza – ha concluso Sylvain – ma non sono un provocatore. E penso invece che il mio aspetto insegni cosa sia la diversità ai bambini”
