“Business dei morti”, maxi retata: scattano gli arresti per 28 persone

Smantellati due gruppi criminali nel Sorano, uno locale e uno campano, alleati per gestire il vorticoso giro di affari. Alcune famiglie dal napoletano si erano trasferite per gestire il business dei morti

Business dei morti, maxi retata all’alba nel Sorano – meteoweek.com

Nell’ambito dell’operazione – denominata “Requiem – Ultimatum al crimine, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone ed i Finanzieri del Comando Provinciale di Frosinone, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. La misura è stata emessa nei confronti di 25 persone – di cui 16 destinatarie di custodia cautelare in carcere e 9 sottoposte agli arresti domiciliari – ed una sottoposta ad obbligo di dimora, tutte indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio ed estorsione.

Le indagini, partite nel 2018 ed inizialmente coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, hanno la loro origine in alcuni arresti per spaccio e da diversi sequestri di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente avvenuti nella città di Sora. Sin dall’inizio dell’attività di indagine emerse che i singoli episodi di spaccio erano riconducibili ad una vera e propria organizzazione malavitosa, ben strutturata e diffusa sul territorio sorano ed in stretto contatto con gruppi malavitosi stanziati in territorio campano.

I due gruppi, dopo un primo periodo di collaborazione reciproca nell’acquisto e nello spaccio sulle varie piazze del sorano, del cassinate e della provincia dell’Aquila, entravano in un secondo momento in contrasto tra loro dando vita ad un vero e proprio scontro finalizzato ad acquisire il monopolio dell’attività di spaccio nel territorio sorano.

L’obiettivo dell’organizzazione: monopolizzare il mercato delle pompe funebri

In particolare, i vertici dell’associazione gestivano anche un’attività di pompe funebri che si era ingrandita velocemente, ascesa che era stata possibile grazie ai guadagni dell’illecito traffico di sostanze stupefacenti – quantificati in oltre 9.000 euro su base settimanale – che venivano successivamente reimpiegati anche nell’attività dell’azienda funebre, la quale poteva così offrire a bassissimo costo servizi con auto di lusso, peraltro senza adempiere agli obblighi di presentazione delle dichiarazioni fiscali.

L’obiettivo era quello di monopolizzare il mercato delle pompe funebri, mettendo economicamente in ginocchio le attività preesistenti e cercando di vincere la resistenza dei concorrenti con gravi atti intimidatori.

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Decine e decine di mezzi, uomini e donne delle forze dell’ordine, impegnati in una maxi operazione antidroga che ha accompagnato le prime luci dell’alba. Un risveglio agitato per la città di Sora che ha trovato sui social una piattaforma virtuale dove riversare dubbi e perplessità e dove aprirsi al confronto. Il rumore delle pale dell’elicottero per ore ha spinto molti ad affacciarsi ai balconi e alle finestre, in una Sora svegliata dal suono delle sirene di Polizia e Finanza.

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