Passi indietro sugli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile: è colpa del Covid

Tutto il mondo sta facendo dei passi indietro sugli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile, lo dimostrano i dati dell’Agenda 2030.

Passi indietro sugli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile: è colpa del Covid
Festivale dello Sviluppo Sostenibile 2020. Credit: Diretta Facebook Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Mancati 11 obiettivi su 17. Questo il risultato della pandemia da Covid, stando ai dati diffusi durante il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020 organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) sono elencati nell’Agenda 2030, l’accordo firmato da 193 paesi Onu nel settembre 2015. Dall’uguaglianza di genere e l’accesso alle cure, all’avere un lavoro dignitoso e vivere in città sostenibili, passando per il contrasto ai cambiamenti climatici: secondo il rapporto “L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” in tutto il mondo è stato fatto un passo indietro.

Gli obiettivi mancati

Il Covid ha cambiato la vita di tutti, così come i provvedimenti presi dai diversi paesi. Questi gli obiettivi mancati quest’anno: il numero 1, per sconfiggere la povertà, dal momento che migliaia di persone hanno perso il lavoro e la produzione si è bloccata per mesi. Il 2, volto a sconfiggere la fame, visto che anche la produzione di cibo ha subìto delle ripercussioni. Ovviamente è stato mancato l’obiettivo 3, che promuove la salute, e non è stato raggiunto nemmeno il 4, relativo all’istruzione, a causa della chiusura delle scuole.

Ancora, non sono stati rispettati i parametri del punto 5, sulla parità di genere, e il 6 sull’accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari. L’obiettivo 8, che punta al lavoro dignitoso, non è stato rispettato dal momento che i redditi si sono abbassati e la disoccupazione cresce. Tutti questi indicatori in discesa, ovviamente, incidono negativamente sul goal 10, quello per la riduzione delle diseguaglianze.

Mancano all’appello, infine, anche il raggiungimento degli obiettivi 11, 13 e 16. Questi ultimi sono rispettivamente dedicati alla creazione di città e comunità sostenibili, all’impegno nella lotta al cambiamento climatico, e all’ottenimento di pace e giustizia. Tutti i peggioramenti, anche in questo caso sono legati al Covid e alle sue disastrose conseguenze sul mondo.

La situazione in Italia

Per quanto riguarda specificamente l’Italia sono stati riscontrati aspetti positivi solamente nel provvisorio miglioramento della qualità dell’aria, dovuto allo stop di fabbriche e industrie altamente inquinanti. Un miglioramento si è registrato anche nel decremento della produzione di rifiuti urbani, sempre strettamente legato al lockdown e all’interruzione della produzione, e nella riduzione dei reati commessi.

Al contrario sono stati molteplici gli aspetti negativi, come per il resto del mondo. Sono stati messi sotto scacco la salute, l’istruzione (con tre milioni di studenti senza accesso alla didattica), l’uguaglianza di genere (con una maggiore disoccupazione delle donne), la povertà, l’agricoltura (a causa della minore produzione e dei lavoratori licenziati), in generale le disuguaglianze, perché sono colpiti più i giovani, gli stranieri e alcuni settori economici rispetto ad altri.

Le parole di Conte e Di Maio

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.

Il primo ha parlato di un “patto intergenerazionale” e di una gara da 5 milioni di test rapidi per contrastare il Covid. “Tutti i decisori – ha detto il premier – devono capire che è il momento delle scelte, non si può più tergiversare. I giovani ci chiedono un patto intergenerazionale. Possiamo rispondere con una visione egoistica o predisporci a questo, per dare una svolta verso una transizione ecologica della nostra società”.

Passi indietro sugli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile: è colpa del Covid
Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020. Credit: Diretta Facebook Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Ha aggiunto poi Conte: “Ci sono file per i test, stiamo lavorando per i test rapidi. Ieri c’è stato un bel segnale: un importante sindacato dei medici di famiglia, insieme a Speranza, ha dichiarato che sono disponibili a effettuare i test. Arcuri sta concludendo la gara per 5 milioni di test rapidi che saranno messi a disposizione medici di famiglia”.

Il secondo invece ha citato l’aumento della povertà – 71 milioni di persone in più rispetto all’inizio del 2020 – e la crescita dell’insicurezza alimentare. “Difendere la salute degli altri è giusto ma significa anche difendere la nostra salute”, ha detto il ministro, e ha ricordato che l’Italia è in campo per far sì che venga garantito un equo accesso del vaccino a 92 Paesi a medio e basso reddito”.

Passi indietro sugli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile: è colpa del Covid
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020. Credit: Diretta Facebook Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

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