Covid, Ricciardi non fa sconti sugli scenari: “Ecco perchè ci aspettano mesi durissimi”

Il consigliere del ministro della Salute Walter Ricciardi parla apertamente del Covid e dei prossimi mesi. “Sì, ci aspettano settimane e mesi molto duri. Abbiamo soltanto sette armi per evitare che i contagi vadano ad un numero spropositato”

Walter Ricciardi parla della possibile emergenza covid negli ospedali – meteoweek.com

 

Il consigliere del ministro della Salute per l’emergenza coronavirus e ordinario di Igiene generale e applicata alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica di Roma, Walter Ricciardi, parla apertamente di mesi durissimi in arrivo. Dopo l’impennata di positivi registrata negli ultimi giorni in Italia, a suo avviso gli scenari sono peggiorati. “Se non ci muoviamo – spiega in maniera accorata all’Adn Kronus Salute – c’è il rischio a dicembre di arrivare a 16mila casi al giorno”, riprendendo uno scenario dipinto nei giorni scorsi. Una previsione che ora sembra farsi più vicina.

“Abbiamo 7 armi per evitarlo – ribadisce Ricciardi -. Vanno sempre ricordate: distanza, mascherine, igiene delle mani, App Immuni, vaccino antinfluenzale, rafforzamento di terapie subintensive e pronto soccorso. A questo possiamo aggiungere infine più test e tracciamento con i dipartimenti di prevenzione”. Sette armi in grado di contrastare la corsa del virus. “Non abbiamo alternative – conclude – dobbiamo usarle. Per evitare che le cose possano precipitare”.

Galli la pensa allo stesso modo: “Poco tempo per tutelarci”

“La pressione negli ospedali sta salendo rapidamente e bisogna stare molto attenti. La situazione a Milano è critica. Abbiamo pochissimo tempo per intervenire e invertire la tendenza”. Il professor Massimo Galli, direttore malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, torna a lanciare un monito sulla situazione dei contagi. Lo ha fatto ieri nel corso di un’intervista rilasciata a Fanpage, sulla quale si dice preoccupato dell’ultimo trend riscontrato.

Leggi anche –> Doppio studio su Covid: chi è di gruppo sanguigno “0” ha meno probabilità di contrarre virus

Leggi anche –> Francia, 12.000 agenti per il coprifuoco, i recidivi verranno messi in carcere

Leggi anche –> Covid, via a nuovo protocollo Influnet: un solo tampone per chi ha sintomi

Uno dei punti più critici, secondo Galli, resta Milano. “È una situazione preoccupante. Non possiamo nasconderci. Bisogna fare grande attenzione alla situazione dell’area metropolitana di Milano. A Vanzaghello ho presentato proprio ieri i risultati della campagna di tamponi svolta in estate. In quella zona solo il 3,5 per cento dei testati è risultato positivo al sierologico a luglio a i 168 tamponi effettuati sono risultati tutti negativi. È evidente che in questi contesti la situazione è più critica dopo il rimescolamento di carte avvenuto in estate. Non so – conclude – in che modo si risolve la vicenda. Ma abbiamo circa quindici giorni per invertire la rotta”.

Impostazioni privacy