Covid 19, è di nuovo allarme rosso nelle RSA: esplodono nuovi focolai

Coronavirus, altri casi nelle residenze per anziani: 33 positivi e 6 morti a Monza, oltre 100 contagi ad Avezzano.

Come avvenne a marzo, le RSA tornano ad essere luoghi critici per la diffusione del coronavirus. Un nuovo focolaio è scoppiato nella Rsa Villa Terruzzi di Concorezzo, in provinncia di Monza: si attendono gli esiti dei tamponi sugli operatori. Al momento sono 33 i positivi, su 37 pazienti. Purtroppo sei le vittime. Ma il conteggio potrebbe portare a numeri più altri. La direzione – come scrivono Il Corriere della Sera e Il Giorno – aveva già disposto degli accertamenti qualche tempo fa e i risultati erano stati venti positivi su 23, quasi tutti asintomatici. Nei giorni scorsi, però, la situazione si è aggravata. Le visita dei parenti sono state sospese e i contatti con i famigliari avvengono solo con videochiamata. Ora si attendono i risultati dei tamponi effettuati su 34 operatori. Intanto nella provincia di Monza, 800mila abitanti circa, si è arrivati mercoledì a 150 nuovi casi in 24 ore.

Nell’Istituto Don Orione di Avezzano, in Abruzzo, ci sono invece 85 pazienti anziani infetti: per ora soltanto 4 sono ricoverati. Aggiungendo gli operatori, i casi sono oltre cento, un numero rilevante che potrebbe mettere in ginocchio gli ospedali provinciali già a dura prova per l’impennata di contagi. I tamponi negativi sono riferiti agli altri 35 ospiti che sono stati trasferiti al terzo piano per essere isolati rispetto ai malati di covid. Nel primo piano si è insediato un reparto covid con medici e paramedici che controllano da vicino e ininterrottamente le condizioni degli anziani pazienti. Per ora sono 4 gli anziani ricoverati in ospedale tra cui il sacerdote. Nella struttura religiosa sono presenti circa 120 anziani e una sessantina di medici e paramedici. Dopo i focolai emersi nei giorni scorsi, da Alberobello in Puglia a Sesto Fiorentino in Toscana, la preoccupazione per le residenze per anziani resta al livello massimo. Assolutamente prioritario evitare quanto successo in primavera, quando il contagio ha colpito le strutture dove vivono proprie le persone più esposte. La Regione Puglia ha disposto le visite contingentate, un parente alla volta e massimo un incontro al giorno con obbligo di indossare mascherine e guanti, evitando contatti con altri ospiti della struttura. In altri Regioni, come l’Emilia-Romagna, alcune strutture sono già chiuse ai parenti.

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