Napoli: ambulanze in coda ma politici e popolazione prendono un’altra posizione

A Napoli folla sul lungomare: ristoranti presi d’assalto e traffico ma nel frattempo la regione rischia la zona rossa.

Napoli: ambulanze in coda ma politici e popolazione prendono un’altra posizione – meteoweek

La folla a Napoli è sorprendente: il gioiello della regione Campania, che è a rischio zona rossa continua a non curarsi del virus. Complice il bel tempo che ha spinto qualcuno a prendere il sole e anche a fare il bagno, appare gremito il lungomare di Napoli così come altre luoghi del centro città, nel pieno dell’emergenza autunnale da coronavirus. I ristoranti sul lungomare sono pieni e il traffico veicolare è intenso e in alcuni momenti anche paralizzato. Una situazione che fa molto discutere soprattutto perché il numero di contagi e di morti continua a salire. «Vi prego, fate tutti un lockdown personale per tutelare voi stessi e gli altri. Stiamo facendo l’impossibile assistendo i malati fin dentro le auto e le ambulanze in fila, il personale sta facendo sforzi sovrumani, ma siamo al limite. Chiamate prima i medici di medicina generale prima di venire. Aiutateci» così all’ANSA ha parlato il dg dell’Azienda dei Colli di Napoli, nella quale è compreso l’ospedale Cotugno, Maurizio Di Mauro. «Attualmente ci sono 12 postazioni box nel triage e due terapie intensive nel Pronto soccorso proprio per cercare di alleviare la situazione. Stiamo lavorando per reperire ulteriori posti letto» aggiunge Di Mauro da poco tornato negativo dopo aver contratto il covid. Ora vi sono una decina di auto e tre ambulanze in fila alcune delle quali hanno passato la notte in attesa.

Se la situazione al Cotugno è drammatica, non sembra essere differente da quella di altri ospedali del capoluogo campano. FanPage ha mostrato la situazione al limite in cui si trovano L’Ospedale del Mare e il Cardarelli. A raccontarlo sono gli infermieri che lavorano all’interno dei nosocomi con ambulanze in fila e pronto soccorso intasati, nei quali ormai la divisione tra pazienti covid e pazienti non covid è impossibile. «A me sembra Kabul, Baghdad, in un paese occidentale scene di questo tipo non sono tollerabili – ci spiega – non sappiamo più dove mettere le persone, questa situazione perdura da settimane»

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La folla di ambulanze e malati di fronte l’ospedale di Cotugno – meteoweek

Intanto in Campania è scontro tra il Presidente di Regione De Luca e il capo del governo Conte. Le scuole resteranno chiuse ma non c’è accordo per i congedi parentali per le mamme che devono badare ai figli a casa. Il Governo ha infatti affermato che i congedi spettano solo a chi è in zona rossa, essendo la Campania in zona gialla non è dovuto alcun sussidio. «Nei giorni scorsi avevamo predisposto e inviato al Governo un testo normativo per garantire congedi parentali con il massimo della tutela economica per le lavoratrici dipendenti e bonus baby-sitter per le lavoratrici autonome. Ancora questa mattina, abbiamo riproposto con forza questa necessità. Incredibilmente i rappresentanti del Governo hanno ribadito di voler prevedere il congedo parentale solo per le cosiddette “zone rosse”. Ci sembra una posizione francamente inaccettabile», ha affermato De Luca. La paura è molto alta, per la crisi sanitaria e quella economica. In questi giorni l’ultimo appello è arrivato da De Magistris che si è rivolto ai campani per evitare la zona rossa. «Per evitare di diventare zona rossa e per evitare di acuire tensioni sociali, economiche e lavorative, oggi tocca a noi provare ad arginare quello che altri non sono riusciti a fare: contenere il contagio rispettando regole e prescrizioni anche perché con la zona gialla bisogna rispettare delle prescrizioni che non sono particolarmente rigide e allora tocca a noi tutti essere bravi, responsabili, maturi come lo siamo stati a marzo e aprile. Bisogna indossare le mascherine, avere distanziamento fisico ed evitare assembramenti».

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