I gilet arancioni e la ricetta per risollevare l’economia: la lira italica [VIDEO]

Il leader dei gilet arancioni, Antonio Pappalardo, spiega la sua teoria economica: stampare nuova moneta, che si chiamerà “Lira italica”.

I gilet arancioni e la ricetta per risollevare l'economia: la lira italica [VIDEO] - www.meteoweek.com
Il leader dei gilet arancioni, Antonio Pappalardo, mostra un prototipo di Lira italica. Credit: Meteoweek Video
“Far lavorare la gente, risollevare l’economia italiana”. Sarebbero queste le uniche conseguenze di stampare una nuova moneta secondo il leader dei gilet arancioni, Antonio Pappalardo. Si chiamerebbe Lira italica e secondo i “complottisti” italiani sarebbe la soluzione ai problemi economici del nostro Paese. L’idea è nata dal fatto che l’Italia è in crisi, “la gente non vive più, la gente muore di fame. Cinque milioni di persone che stanno in mezzo alla strada”.

La Lira italica

E per aiutare queste persone, i gilet arancioni hanno pensato di creare una moneta tutta loro, da stampare a piacimento, che dovrebbe poi essere “complementare” all’Euro. “È previsto dalla circolare europea”, spiega Pappalardo a Meteoweek. E aggiunge: “La Banca centrale europea dice ‘l’unica moneta a corso legale è l’Euro, però se uno Stato o una Regione si dovesse trovare in difficoltà economica, può stampare una moneta complementare affiancata all’Euro per affrontare emergenze particolari”. 

L'”alto tradimento” dello Stato italiano

E per Pappalardo l’emergenza coronavirus è sicuramente abbastanza “particolare” per iniziare a stampare nuova moneta. Soprattutto se l’alternativa è “indebitarsi ulteriormente per chiedere altri Euro e ammazzare ulteriormente la politica italiana. “Questo a casa mia si chiama ‘alto tradimento'”, ha esclamato con agitazione l’ex generale dei Carabinieri. Intorno a lui, i gilet arancioni si sono sollevati in un applauso.

Il colloquio con Mario Draghi

“Io ho avuto la fortuna di incontrare Mario Draghi l’anno scorso. Gli ho chiesto: ‘Mi scusi Presidente, se io stampo questa moneta (mostrando un esempio di Lira italica, ndr) e la faccio circolare, lo posso fare?’. Draghi, presidente della Banca centrale europea, mi dice: ‘Sì, lo può fare. C’è solo un inconveniente, la deve fare accettare alla gente’. Ma se io sono il capo del Governo, lei pensa che non l’accetta?”, ha continuato Pappalardo, immaginandosi anche presidente del Consiglio.

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Il leader dei gilet arancioni, Antonio Pappalardo, mostra un prototipo di Lira italica. Credit: Meteoweek Video

Il piano dei gilet arancioni

Ma quali sarebbero le conseguenze economiche di stampare nuova moneta, affiancata all’Euro, secondo l’ex Carabiniere? “Enormi perché non paghiamo più gli interessi forti all’Europa. Io ora prendo un Euro e devo pagare un sacco di interessi, invece se stampo questa moneta la mia unica spesa è – fra carta e inchiostro – 300 Euro“. Nessuna inflazione, secondo Pappalardo. Anzi, crede di aver trovato la soluzione: stampare 700 miliardi nuovi di zecca e risolvere così la crisi italiana. Perché lo Stato “lascia le briciole” ai cittadini attualmente.

Il paragone con Roosevelt

Alla fine del suo trattato economico, il leader dei gilet arancioni si è paragonato al 32esimo presidente degli Stati Uniti d’America, Franklin Delano Roosevelt, promotore del New Deal economico con cui risolse la crisi del 1929. “Prima di me l’ha fatto Roosevelt. L’hanno fatto prima di noi e hanno risollevato l’economia decisamente”, ha concluso.

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