Emilia-Romagna in attesa di tornare gialla. Le opinioni sulla zona arancione [VIDEO]

Continua il monitoraggio dei dati legati al coronavirus per decidere il grado di rischio da attribuire a ogni singola regione. In genere si punterebbe ad un alleggerimento dal 3 dicembre. Tra le regioni che potrebbero tornare gialle, l’Emilia-Romagna, che al momento resta arancione. Abbiamo chiesto ai cittadini bolognesi cosa ne pensano dell’attribuzione delle zone di rischio alle regioni. 

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La strategia concordata per traghettare l’Italia fino al 3 dicembre – data del nuovo Dpcm – prevede altre due settimane di restrizioni. L’idea è di consentire solo successivamente un alleggerimento delle misure di contenimento, puntando a uno stivale quasi interamente arancione e giallo. Se i numeri sul contagio dovessero andare nella direzione giusta, si sta valutando a partire dal 3 dicembre un orario prolungato dei negozi, la riapertura dei centri commerciali il sabato e nei giorni festivi, l’apertura di bar e ristoranti anche nelle zone arancioni e un coprifuoco spostato a mezzanotte. Passate due settimane, tra il 17 e il 24 si dovrebbe decidere, poi, che tipo di direzione prendere. Ma difficile stabilire che piega assumeranno veramente gli eventi, come ribadito da Palazzo Chigi, e stando a quanto riportato dal Corriere: “Fare previsioni di lungo termine non è possibile. Il sistema di divisione per fasce non sarà modificato”. Insomma, per adesso meglio mantenere gli stessi criteri e focalizzarsi su tappe a breve termine, come il 3 dicembre, quando si deciderà anche che direzione prendere in Campania e Toscana. Stessa data fatidica anche per l’Emilia-Romagna, attualmente in zona arancione ma con dei dati che lasciano ben sperare in una retrocessione in zona gialla. E noi siamo stati proprio in Emilia-Romagna – più precisamente a Bologna – dove le misure da zona arancione sono state applicate dal 15 novembre, per tastare il polso della situazione e chiedere l’opinione dei cittadini.


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Insomma, a Bologna l’aria che si respira sembra equilibrata, è pacato scetticismo (“avrei preferito l’ordinanza di Bonaccini”) o consenso. E almeno per l’Emilia-Romagna lasciano ben sperare le parole pronunciate il 15 novembre da Sandra Zampa, sottosegretaria al ministero della Salute al Resto del Carlino: “L’Emilia Romagna resterà in zona arancione per due settimane. Ma ha tutte le carte in regola per tornare gialla. Come spero possa accadere anche per il resto dell’Italia”Poi un plauso al presidente di regione Bonaccini: “Ha avuto il coraggio e la forza di prendere una decisione impopolare, senza scenate su YouTube come altri”. Il riferimento è all’introduzione di un’ordinanza più restrittiva, una decisione presa quando ancora si era in zona gialla e applicata insieme a Veneto e Friuli-Veneza Giulia per creare una stretta sulle misure di contenimento.

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