Napoli, festa abusiva di 150 persone senza mascherina: aggrediti i poliziotti

Si riuniscono abusivamente a Napoli 150 persone senza mascherina: partita la segnalazione, intervengono i poliziotti. Richiesto l’intervento di altre pattuglie di supporto: la folla si è scagliata contro le autorità.

napoli festa abusiva - meteoweek.com
foto fi repertorio

Nonostante l’emergenza economico sanitaria che stiamo vivendo, in piena pandemia in atto, c’è chi ancora sottovaluta la situazione e continua a trasgredire alle misure imposte dai decreti. L’ultimo fatto gravissimo si è verificato a Napoli, dove è stata organizzata abusivamente una festa con circa 150 persone, assembrate in un locale senza mascherina. E all’intervento delle forze dell’ordine, queste sarebbero state aggredite, a tal punto da richiedere l’intervento della centrale. Inoltre, alcuni dei partecipanti avrebbero persino tentato la fuga in auto, dopo essere stati scoperti dalle autorità.

Festa finita nel caos

È al Borgo Sant’Antonio Abate, nel Napoletano, che ha preso luogo la festa abusiva degenerata nel caos lo scorso primo novembre. A fare da sfondo un circolo privato di via Michele Morelli – l’Ora Love Bar Entrateniment – in cui si sarebbero riunite circa 150 persone (per lo più di orgine straniera), tutte tutte rigorosamente senza mascherina e senza altri tipi di dipositivi di protezione individuale. I partecipanti avrebbero creato un pericolosissimo assembramento, trascorrendo il tempo a bere e ballare senza osservare il distanziamento sociale.

Come spiegato da La Repubblica, la situazione sarebbe poi finita nel caos a seguito dell’intervento della polizia. La titolare del locale avrebbe iniziato ad urlare contro gli agenti della prima pattuglia intervenuta su segnalazione, e avrebbe istigato i suoi clienti a scagliarsi contro di loro. A seguito di questa iniziale aggressione, gli agenti avrebbero allora chiamato la stazione centrale per richiedere l’intervento di altre pattuglie di supporto.


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Sempre la titolare, poi, avendo visto che il compagno era stato tratto in arresto dalle forze dell’ordine, avrebbe spinto il figlio minore contro la volante su cui si trovava l’uomo, mentre i clienti avrebbero cominciato a lanciare contro i poliziotti bottiglie e altri oggetti di vario genere – soprattutto per impedire alle vetture di allontanarsi con all’interno i fermati. Sarebbero invece tre gli uomini che, dopo essere riusciti inizialmente a sfuggire al fermo salendo a bordo di un’auto, sono stati rintracciati e arrestati presso il pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.


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Scattate le sanzioni

A seguito della vicenda – che ha visto poliziotti feriti e vetture distrutte – il locale è stato sequestrato e chiuso per 5 giorni per violazione delle norme contro la diffusione del Covid-19. Il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ha poi emesso per i sette nigeriani e un gambiano dei provvedimenti mai applicati prima all’interno della provincia. I tre arrestati e i cinque denunciati, infatti, non potranno acceduere per un anno ai pubblici esercizi e ai locali di pubblico trattenimento ubicati nell’area del Borgo Sant’ Antonio Abate, così come nell’area del Vasto. Imposto, inoltre, il divieto di stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi e dei locali: nel caso di violazione, si parla di un periodo di reclusione da sei mesi a due anni, e di una sazione che va da 8.000 a 20.000 euro.

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