Di Masterchef Italia edizione 9, è uno di quelli che ha lasciato il segno, Nicolò Duchini. Vediamo cosa fa oggi l’ex concorrente del cooking show più famoso al mondo. 
Una passione che nasce in famiglia
L’esperienza di Masterchef, come lui stesso ha dichiarato davanti le telecamere gli rimarrà nel cuore per tutta la vita. Nicolò Duchini non è riuscito ad arrivare in finale ma i suoi piatti e il suo modo di essere, hanno conquistato il pubblico e anche i giudici.
La passione della cucina ce l’ha sempre avuta anche se con il tempo ha imboccato una strada lavorativa diversa: Nicolò infatti si occupa di social media e comunicazione. Il mondo dell’arte culinaria però faceva parte della sua vita ancora prima di entrare a Masterchef, essendo figlio di un cuoco e giocando fin da bambino a preparare manicaretti, con il tempo, l’amore per la preparazione di cose buone da mangiare, è cresciuta esponenzialmente.
I progetti di Nicolò Duchini
Come lui stesso ha dichiarato in una recente intervista, Masterchef per lui ha rappresentato un modo per cambiare vita, un’ occasione per unire la sua reale passione con il suo attuale lavoro. Si è iscritto al programma con la speranza di concretizzare questo suo sogno.
Nicolò Duchini si è contraddistinto a Masterchef per il suo modo di preparare le pietanze, a detta dello chef Giorgio Locatelli, “fatte con affetto”. E’ andato avanti superando le gare, puntata dopo puntata, anche se alla fine purtroppo, non è riuscito ad andare in finale.
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Indimenticabile il mondo con cui ha salutato lo chef Antonino Cannavacciuolo, dandogli una bella pacca sulla spalla- “Me ne ha date tante, sonore. Giusto che lo ripagassi con la stessa moneta. Una pacca d’affetto”. Ha dichiarato alla nazione.it, alla quale ha anche rivelato cose che riguardano la sua vita dopo Masterchef.
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Oggi Nicolò Duchini infatti porta avanti i suoi progetti: “I sogni sono fatti per essere realizzati. Qualcosa bolle in pentola, un progetto che unisce cucina, salute e benessere. Un format a cui sto pensando insieme a un’azienda. L’attività che spero veda la luce sarà comunque su Firenze. Non toglie che i luoghi di nascita restano ‘casa’. Ha riferito.
