“Vecchi muoiono di Covid? Selezione naturale”, frasi choc del consigliere Niccolò Fraschini

Alcune frasi choc sul Covid-19 scritte su Facebook da Niccolò Fraschini hanno generato una bufera mediatica. Il consigliere di Pavia vuole riaprire l’Italia e non si cura della salute dei più deboli.

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Niccolò Fraschini, consigliere della maggioranza di centrodestra di Pavia – meteoweek.com

Soltanto poche settimane fa è scoppiata una bufera mediatica con protagonista Giovanni Toti. Il governatore della Liguria, sui social, aveva ribadito che l’Italia non può permettersi un nuovo lockdown a causa del Covid-19 e, inoltre, aveva definito gli anziani, molti dei quali sono deceduti proprio per il virus, “non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese“. Un’opinione che aveva fatto largamente discutere, tanto che il Presidente della Regione era stato costretto a scusarsi.

La bufera mediatica, tuttavia, non sembra essere bastata a frenare coloro che hanno un’opinione simile. Nell’occhio del ciclone, infatti, questa volta è finito Niccolò Fraschini. Il consigliere della maggioranza di centrodestra di Pavia, che vorrebbe la riapertura del Paese, ha scritto su Facebook alcune frasi choc proprio sugli anziani. Essi, in base al suo messaggio, sarebbero sostanzialmente da sacrificare affinché i giovani possano tornare alla normalità.

Le frasi choc di Niccolò Fraschini

Ormai questo piagnisteo sulle vittime, penso che abbia stufato tanti italiani. Sono nove mesi che non pensiamo ad altro, per salvare poche migliaia di vecchietti stiamo rovinando sul lungo termine la vita di un sacco di giovani. È il solito conflitto generazionale, tra garantiti e non. Tutta questa vicenda ha dimostrato ancora una volta che l’Italia dà la precedenza sempre e solo agli anziani“, questo il messaggio pubblicato su Facebook da Niccolò Fraschini. Il consigliere di Pavia ha risposto ad un utente che, sotto ad un suo post, evidentemente non era del suo stesso parere.

Al termine del messaggio, inoltre, ha inneggiato ad una svolta che favorisca la selezione naturale, secondo cui i più deboli sono inevitabilmente destinati a soccombere mentre i forti sopravvivono. “Adesso è tempo di cambiare il passo, di sacrifici ne abbiamo già fatti fin troppi, abbiamo già fatto due tentativi, direi che Conte e i suoi sgherri hanno la coscienza pulita: adesso si può riaprire e poi, ripeto, viva Darwin!“, ha concluso.

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Il messaggio pubblicato su Facebook dal consigliere Niccolò Fraschini – meteoweek.com

Le reazioni

Le reazioni al messaggio choc sono state immediate, sia da comuni cittadini che si sono imbattuti nel post su Facebook sia dalla politica. Il sindaco leghista di Pavia, Fabrizio Fracassi, ha ammonito il suo esponente invitandolo ad avere meno foga nell’esprimersi. Gli scivoloni di questo genere, ha precisato, sono da evitare. L’ex primo cittadino Alessandro Cattaneo, esponente di Forza Italia, invece, è stato nettamente più duro ed ha invitato il consigliere a dimettersi.

Niccolò Fraschini intanto è tornato a scrivere sui social per difendersi. “Hanno frainteso e strumentalizzato le mie parole, estrapolandole dal contesto in cui erano state espresse. Da parte mia c’è la più totale vicinanza agli anziani che stanno soffrendo per via del Covid: ho genitori 70enni e nella mia famiglia abbiamo avuto 4 morti, quindi non sono certo insensibile a questo tema. Tutelare gli anziani è doveroso, ma questo non può avvenire sempre a spese dei più giovani, che sono ogni giorno penalizzati dai lockdown e che adesso vedono a rischio il loro futuro“, ha detto.


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Il consigliere della lista civica Pavia Prima, che sul suo profilo Facebook si definisce “Orgogliosamente lombardo, liberale, europeista. Sciatore e corridore. Ottimista, testardo e juventino”, ad ogni modo, non è nuovo a uscite di questo genere. A marzo scorso alcune sue dichiarazioni razziste avevano fatto largamente discutere. In particolare, si era lamentato con i napoletaniche hanno l’immondizia nelle strade e ci schifano“,  con i francesiche non hanno il bidet” e con i romeniche hanno i bambini che vivono nelle fogne nella capitale“. Già allora non si era, dunque, fatto mancare alcun luogo comune.

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