Scuole, Maria Elena Boschi: “Servivano più sanificazioni, non banchi con le rotelle”

Intervistata a Orizzonte Scuola, Maria Elena Boschi ha commentato l’attuale situazione del Coronavirus in Italia e la particolare situazione delle scuole. 

“La più grande sconfitta è stata chiudere le scuole, come ho avuto modo di dire anche in parlamento al presidente Conte. Altri Paesi come Germania, Francia e UK anche nei momenti più duri hanno salvaguardato la scuola. Noi ci siamo battuti fino all’ultimo ma soprattutto per primi e in beata solitudine”. A dirlo, intervistata a Orizzonte scuola, è stata Maria Elena Boschi. Proprio quando si vocifera di un possibile ritorno a scuola già a partire dal 9 dicembre, le parole della Boschi propone la sua alternativa per la riapertura in sicurezza: “Servivano sanificazioni, più che banchi a rotelle. Più soldi e organizzazione sul trasporto pubblico locale, risorse e poteri speciali ai sindaci per riorganizzare le scuole durante le chiusure. E poi tamponi rapidi e più informazioni alle famiglie e agli insegnanti”, dice la renziana.

Proprio il Comitato tecnico scientifico, dice Maria Elena, ha ribadito proprio da qualche giorno che l’aumento della curva dei contagi da Coronavirus in relazione all’apertura delle scuole è marginale. Il contagio, tutt’al più, si rischia all’entrata e all’uscita di scuola semmai, sui mezzi pubblici. Ma non nelle scuole. In più, i bambini imparano e posso seguire le regole imposte. Così come di regole avevano bisogno di professori, gli insegnanti e chi si occupa della didattica: ma così non è stato.

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Quanto alla didattica a distanza, pur riconoscendo l’essenzialità del suo utilizzo, la Boschi commenta: “Per me la didattica a distanza è un incubo, non un sogno. E’ una opportunità importante per quei bambini e bambine che magari non possono andare a scuola perché malati, in alcuni periodi. Ma deve rappresentare l’eccezione, non la regola. Un’attività a supporto, non l’unica modalità di insegnamento”. Maria Elena Boschi si è detta terrorizzata dalle scuole chiuse o a distanza, nonostante proprio la scuola e la digitalizzazione sia uno degli obiettivi chiave di Italia Viva.

Tra gli obiettivi di Matteo Renzi e Italia Viva, da realizzare entro il 2022 anche attraverso il Recovery Plan, c’è l’edilizia scolastica; scuole sicure, senza barriere architettoniche; investimenti nella digitalizzazione per nuove forme di apprendimento in presenza. “E poi recuperiamo il tempo perso: stiamo più a scuola. Lo so che può sembrare contro tendenza parlarne ora che le scuole sono chiuse ma puntiamo su ampliare il tempo pieno e sulla formazione pomeridiana”, ha concluso Maria Elena Boschi.

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