Zaia: “Cito Adriano e Sallustio sennò dicono che i leghisti non studiano”

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante la trasmissione Che tempo che fa – su Rai 3 – scherza sugli stereotipi creati sui leghisti.

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Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in collegamento con la trasmissione Che tempo che fa, su Rai 3, condotta da Fabio Fazio. Credit: Rai Play

“Dicono che i leghisti non leggono e non studiano“. Lo ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, il collegamento con la trasmissione Che tempo che fa, su Rai 3. La battuta del governatore è arrivata dopo aver citato prima Adriano, poi Sallustio. Il primo è stato riportato in riferimento al fatto che Zaia sia stato il politico più votato di sempre alle elezioni: “Il grado di soddisfazione è direttamente proporzionale alle aspettative. Quindi se tu prendi il 77 per cento le aspettative sono molto alte, magari adesso dormo qualche ora di meno, visto che devo pensare a 5 milioni di veneti che si aspettano molto”, ha detto citando il libro Le memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar.

I riferimenti all’invidia di Salvini

Per qualche minuto l’intervista si è fermata sul tema della fiducia che gli elettori hanno riposto nel governatore del Veneto, che nelle ultime elezioni regionali di settembre ha ottenuto il 77 per cento dei voti diventando il governatore più votato degli ultimi 25 anni. Il conduttore del programma, Fabio Fazio, ha dunque chiesto a Zaia se non fosse venuto a conoscenza di qualche invidia all’interno del partito, facendo riferimento tra le righe al leader Matteo Salvini, i cui sondaggi personali sono in discesa ripida da qualche mese. Una vittoria così schiacciante, ha domandato il giornalista, “le ha causato più problemi o complimenti”? Ed ecco che il governatore del Veneto tira fuori un’altra citazione: “Sallustio diceva che il primo sentimento dopo la gloria è l’invidia, perciò colpisce me, colpisce lei, colpisce tutti”, ha risposto sorridente. Sembrerebbe una vera e propria stilettata al segretario del Carroccio.

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Dopo la seconda citazione classica, Fazio ha interrotto Zaia e ha chiesto con aria divertita: Ma che è stasera? Adriano, Sallustio…. Al che il governatore ha replicato: “Sa perché glieli cito? Perché sennò poi dicono che i leghisti non leggono e non studiano. “E non ha la libreria dietro – ha sottolineato ancora Fazio – ma non generalizzerei sui leghisti”. Ma Zaia ha incalzato: “Noi però abbiamo pagato un duro scotto per queste narrazioni metropolitane”. Forse anche quest’ultimo era un riferimento a Salvini, tanto spesso additato come politico ignorante e diffusore di fake news? Può essere. In ogni caso, i riferimenti al leader della Lega non sono mancati.

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Lo show mediatico di Salvini durante l’estate

A partire dall’inizio dell’intervista, in cui Fazio ha più volte ribadito che era la prima volta che Zaia accettava di essere ospite della trasmissione. E a più riprese ha chiesto: “Non l’hanno sgridata perché veniva qui?”, ricordando ai telespettatori che programma e conduttore non sono particolarmente amati da Salvini. Ma non è mancato il riferimento anche alle mascherine, allo show mediatico messo in piedi dal capo dei leghisti durante l’estate – arrivando perfino a strizzare l’occhio ai no mask – e alle manifestazioni organizzate dal centrodestra senza minimamente rispettare le misure anti Covid.

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Zaia vs Salvini?

Zaia, com’era ovvio, ha tentato di difendere Salvini. Ma non ha negato che, nello stesso momento in cui il suo leader metteva in dubbio l’utilità dei dispositivi per la protezione individuale, lui firmava ordinanze per imporre ai suoi cittadini l’obbligo di indossare le mascherine. Poi è stato il momento del paragone con Attilio Fontana, governatore della Lombardia: “La gestione dell’emergenza è stata diversa. Lì il problema non è stato che il governatore non avesse letto Sallustio”, ha provocato Fazio. Anche in questo caso, Zaia si è dimostrato “fedele” al partito e non si è lasciato sfuggire commenti maliziosi.

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