Vaccino Covid, in Italia da gennaio: gratis per tutti, non sarà obbligatorio

Se tutto procederà senza intoppi, la campagna vaccinale nel nostro Paese partirà da fine gennaio: le dosi saranno gratis per tutti, e la vaccinazione avverrà su base volontaria. Si punta all’immunizzazione di almeno 20 milioni di italiani in estate.

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foto di archivio – vaccino anti Covid

Come abbiamo già avuto modo di affrontare, i primi Paesi a mettere le mani sul tanto agognato vaccino anti Covid-19 saranno Stati Uniti e Gran Bregagna. I membri dell’Unione europea dovranno attendere un po’ più a lungo degli altri concorrenti, e se tutto procede secondo i piani al momento previsti, le prime fasi di vaccinazione avranno inizio tra gennaio e febbraio. Priorità, chiaramente, agli operatori sanitari, fino ad includere successivamente le fasce di popolazione più a rischio della malattia.

In Italia, stessa cosa. E secondo le stime riportate dagli esperti, si pronostica che una vera e propria fase di vaccinazione di massa non vedrà la luce prima dell’estate: a luglio, viene reso noto, si spera sull’immunizzazione di circa 20 milioni di italiani. Secondo Sergio Romagnani, docente Immunologia clinica e professore emerito dell’Università di Firenze, in primavera potremmo tuttavia essere già vicini a una zona di sicurezza. “Se riusciremo, per allora, a vaccinare i 4,4 milioni di ultra ottantenni, e a seguire i settantenni, avremo non solo salvato molte vite, ma ridotto il peso dei malati Covid-19 sugli ospedali e sulle terapie intensive. A questo aggiungiamo la protezione assicurata a medici e infermieri”, ha infatti spiegato Romagnani alla stampa.

Vaccino gratis per tutti e facoltativo

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foto via da Getty Images

Nel frattempo, l’esecutivo ha pubblicato ieri sera il calendario previsto per la consegna delle dosi nel nostro Paese. Secondo quanto è possibile leggere, dunque, in Italia arriveranno 16,1 milioni di dosi AstraZeneca nel primo trimestre del 2021, e 24,2 nel secondo; di Pfizer si parla di 8,7 nel primo, 8 nel secondo, e 10 nel terzo; per quanto riguarda Johnson&Johnson, si avranno 14,8 di dosi nel secondo trimestre, 32,3 nel terzo, 6,7 nel quarto; del vaccino di Sanofi si otterranno 20,1 dosi nel terzo e 20,1 nel quarto; del farmato prodotto da Curevac si parla di 2 milioni di dosi reperibili nel primo, 5,4 nel secondo, 6,7 nel terzo, 8, nel quarto e 8 nel primo trimestre del 2022; mentre per quanto riguarda il vaccino di Moderna, in Italia giungeranno 1,3 milioni di dosi nel primo, 4,7 nel secondo e 4,7 nel terzo.

Un totale potenziale, dunque, di 202.573.000 dosi vaccino anti Covid-19 che, se tutto andrà secondo i piani, apre realmente la prospettiva di vaccinazione per almeno 20 milioni di italiani, entro i prossimi mesi estivi.


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Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inoltre illustrato in Aula al Senato le nuove misure per fronteggiare l’emergenza pandemica, sottolineando come la pianificazione della campagna vaccinale dovrebbe iniziare a fine gennaio. Accompagnate da un’adeguata ed esautiva campagna informativa, le dosi saranno gratuite per tutti, e almeno nel periodo iniziale la somministrazione sarà su base volontaria. La distribuzione dei vaccini è poi “centralizzata”, data in mano all’Esercito, mentre per le prodecure di somministrazione saranno chiamati almeno 20mila tra medici, infermieri, assistenti socio sanitari e personale amministrativo.


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Le prime categorie di cittadini ad essere vaccinate saranno gli operatori sanitari (1.404.037 individui), i residenti e il personale delle Rsa (570.287 individui), le persone over 80 (4.442.048 individui). In seguito, si procederà per le 13.432.005 persone di età compresa tra i 65 e 79 anni, e le 7.403.578 persone con almeno una comorbilità cronica. Inoltre, sempre secondo quanto illustrato da Speranza, si provvederà a un sistema di vigilanza successiva alla somministrazione delle dosi, e il controllo sulla sicurezza dei vaccini sarà costante.

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