Domenico Arcuri: “Prima dose e richiamo per 20 milioni di italiani in nove mesi”

Il commissario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri fa sapere al Fatto Quotidiano: “Il carico sarà diviso per 21 e da Roma ripartiranno le dosi per venti presìdi regionali. I viaggi dalla Capitale saranno gestiti dalle forze armate. Nei successivi, a partire dal 30 gennaio, la Pfizer porterà le dosi nei trecento centri regionali”.

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Il giorno in cui inizieranno le prime vaccinazioni simboliche in tutta Europa, il cosiddetto V-day, si avvicina. Gli occhi di tutta Italia sono ora puntati, colmi di speranza, sul piano vaccinale seguito dal commissario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri. Come ribadito dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: sui vaccini non sono ammessi errori. Il commissario fornisce intanto ulteriori dettagli in un’intervista al Fatto Quotidiano, dove afferma a proposito del 27 dicembre: “Sarò allo Spallanzani, ma già dalla mattina del 26, perché la Pfizer ha assicurato che le prime diecimila dosi arriveranno un giorno prima. Il carico sarà diviso per 21 e da Roma ripartiranno le dosi per venti presìdi regionali. I viaggi dalla Capitale saranno gestiti dalle forze armate. Nei successivi, a partire dal 30 gennaio, la Pfizer porterà le dosi nei trecento centri regionali”.

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I numeri sulla dosi

Proprio riguardo alle dosi di vaccino, Arcuri fornisce qualche numero: in totale “toccheranno all’Italia 202 milioni di dosi, il 13,4% dell’Ue. Subito da Pfizer ne avremo 27 milioni: 8,8 nel primo trimestre 2021, 8,1 nel secondo trimestre, 10,1 nel terzo. E l’Ue sta negoziando con l’azienda per farcene arrivare altri 13,5 milioni. Se il 6 gennaio Ema approverà anche Moderna noi siamo pronti per riceverne 10,8 milioni: 1,4 nel primo trimestre, 4,7 nel secondo e altrettante nel terzo. E l’Ue sta negoziando perché ce ne arrivino altri 10,8 milioni. Quindi abbiamo già la discreta certezza di 38 milioni per i primi tre trimestri: prima dose e richiamo per 20 milioni di italiani in nove mesi”. Inoltre “ai 38 milioni di vaccini certi di Pfizer e Moderna bisogna aggiungere quelli che l’Ue sta negoziando con le stesse due case farmaceutiche, appunto, e poi gli altri che arriveranno in approvazione. Confido che arrivino anche le 40 milioni di dosi di Astrazeneca”, afferma Arcuri. Sul funzionamento del programma vaccinale, il commissario rassicura: “I vaccini non sono un bene scarso come mascherine e ventilatori a marzo. Saranno gratuiti per tutti ed obbligatori per nessuno. Quando avremo dosi sufficienti, speriamo tra il secondo e il terzo trimestre, tutti potranno facilmente vaccinarsi”.

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I target delle dosi

Insomma, sembra esser tutto pronto per la prima tranche di vaccinazioni, che dovrebbe prevedere 1,7 milioni di italiani vaccinati: in prima fila operatori del sistema sanitario, seguiti dagli ospiti delle Rsa e dagli over 80. Cosa accadrà poi tra aprile e giugno? Il piano prevede la vaccinazione degli over 60, degli insegnanti e del personale scolastico con fragilità, insieme a tutti coloro che presentano un quadro clinico a rischio. L’estate, invece, prevede la vaccinazione degli altri insegnanti e operatori scolastici, dei lavoratori più a rischio e dei lavoratori dei servizi essenziali (comprese forze dell’ordine e detenuti). In autunno, invece, la vaccinazione di estesa a tutta la popolazione per raggiungere una vera e propria immunità di gregge. Il piano prevede a partire da febbraio la possibilità di prenotare il vaccino. La prenotazione avverrà grazie a un sistema informatico, sul quale si attendono ulteriori informazioni.

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