Nucleare, individuate 67 aree in 7 Regioni per il deposito dei rifiuti radioattivi italiani

Nucleare, individuate le 67 aree idonee per la costruzione del mega deposito dei rifiuti radioattivi italiani. Sono 7 le regioni coinvolte, e solo nel Lazio sono stati individuati 22 comuni papabili per il progetto. 

aree deposito nucleare - meteoweek
foto di repertorio – aree deposito nucleare – meteoweek

Arrivata la mappa del deposito atomico da costruire. Il via libera, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo e del ministero dell’Ambiente, permette alla Sogin la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi), del progetto preliminare e dei documenti correlati. Il deposito atomico permetterà di conservare in via definitiva tutti i rifiuti radioattivi italiani, di bassa e media attività. Si sottolinea che la Sogin è la società statale responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani, così come anche della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi.

Il progetto del deposito atomico italiano

Sogin ha pubblicato tutti i documenti relativi sul sito ufficiale del Deposito Nazionale. Tali documenti, si legge nella nota, sono frutto di “un lavoro coordinato congiuntamente dai due ministeri, atteso da molti anni che testimonia la forte assunzione di responsabilità da parte del governo su un tema, quello della gestione dei rifiuti radioattivi, che comporta anche per il Paese una procedura di infrazione europea: attualmente i rifiuti radioattivi sono stoccati in una ventina di siti provvisori, che non sono idonei ai fini dello smaltimento definitivo”.

Come illustrato dalla società, il deposito nazionale e il Parco tecnologico verranno costruiti in un’area di circa 150 ettari, dei quali 110 saranno dedicati al deposito e gli altri 40 al Parco. Sempre da come si evice dalla documentazione, il deposito verrà sviluppato con “una struttura a matrioska“: all’interno, si legge, vi saranno “90 costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle”, in cui “verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi già condizionati”. Nel complesso, allora, saranno ospitati “circa 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attività”.

In sette Regioni le aree potenzialmente idonee

Sempre secondo quanto si legge all’interno della nota ufficiale della società, le aree interessate dalla Cnapi sono “il risultato di un complesso processo di selezione su scala nazionale svolto da Sogin in conformità ai criteri di localizzazione stabiliti dall’Isin (Ispettorato per la sicurezza nazionale e la radioprotezione), che ha permesso di scartare le aree che non soddisfacevano determinati requisiti di sicurezza per la tutela dell’uomo e dell’ambiente. Ai criteri di esclusione sono seguiti quelli di approfondimento, attraverso indagini e valutazioni specifiche sulle aree risultate non escluse”.

rifiuti nucleari - meteoweek
foto di repertorio – aree deposito nucleare – meteoweek

La Tavola generale allegata alla Cnapi (Carta nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee alla localizzazione del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi), in buona sostanza, non suggerisce il punto esatto in cui andrà costruito il deposito, ma delinea piuttosto una selezione di luoghi (67 in totale) in cui sussistono le necessarie condizioni tecniche per costruirlo, assegnando dei voti con una graduatoria. In questo senso, sono dunque sette le Regioni in cui sono state individuate le aree potenzialmente idonee alla costruzione del deposito nucleare nazionale. Si tratta di Piemonte, Toscana, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna e Sicilia. Sempre come è possibile osservare dalla Tavola generale, sono stati inoltre indicati tutti i Comuni regionali che potrebbero essere interessati dalla costruzione del deposito.

Di seguito, inseriamo l’elenco di tutti i comuni coinvolti, suddivisi Regione per Regione.

Piemonte

I luoghi idonei per il deposito nazionale delle scorie nucleari in Piemonte sono 8. In provincia di Torino due: Caluso-Mazzè-Rondissone e Carmagnola. Sei in provincia di Alessandria: Alessandria-Castelletto Monferrato-Quargnento, Fubine-Quargnento, Alessandria-Oviglio, Bosco Marengo-Frugarolo, Bosco Marengo-Novi Ligure, Castelnuovo Bormida-Sezzadio.

Toscana

Sono 2 in Toscana i luoghi potenzialmente idonei per il deposito nazionale delle scorie nucleari: Pienza-Trequanda in provincia di Siena e Campagnatico in provincia di Grosseto.

Lazio

Sono 22, tutti in provincia di Viterbo, i luoghi potenzialmente idonei nel Lazio per il deposito nazionale delle scorie nucleari secondo la carta Cnapi: Ischia di Castro, Canino-Cellere-Ischia di Castro, Montalto di Castro 1, Montalto di Castro2, Canino1, Tessennano-Tuscania, Arlena di Castro-Piansano-Tuscania, Piansano-Tuscania, Tuscania, Canino-Montalto di Castro1, Canino 2, Arlena di Castro-Tessennano Tuscania, Arlena di Castro-Tuscania 1,Arlena di Castro-Tuscania2, Canino-Montalto di Castro 2, Tarquinia-Tuscania, Soriano nel Cimino, Soriano nel Cimino-Vasanello-Vignanello, Gallese Vignanello, Corchiano-Vignanello, Corchiano-Gallese, Corchiano.

LEGGI ANCHE: A 5 anni rischia la vita per il Covid, salvata dalle cure sperimentali: la storia di Luisa

Basilicata

In Basilicata sono state individuate sette aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare, tutti in provincia di Potenza, uno interessa anche la provincia di Matera. Sei aree ricadono nel comune di Genzano di Lucania (Potenza). Interessati anche in un caso il territorio del comune di Irsina (Matera) insieme a Genzano di Lucania e in un altro caso aree ricadenti nei territori dei comuni di Acerenza e Oppido Lucano (Potenza).

Puglia

La Puglia risulta potenzialmente idonea con tre comuni, con l’area di Gravina in Puglia in provincia
di Bari, e i comuni di Altamura (in provincia di Bari) e Laterza (in provincia di Taranto) – indicati per un’area individuata in condivisione con Matera in Basilicata.

LEGGI ANCHE: Omicidio Colleoni, arrestato il figlio: “Ho perso la testa. L’ho ucciso io, ma non ricordo come”

Sicilia

In Sicilia sono state individuate quattro aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale nucleare. Si trovano nelle province di Trapani, Palermo e Caltanissetta. Nel dettaglio, i Comuni sono Trapani, Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana, Butera.

Sardegna

Sono 14, in Sardegna, le aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nucleare nazionale. In particolare, quattro siti sono nella provincia di Oristano e dieci in comuni nel sud della Sardegna.

Impostazioni privacy