Tutte le domande sull’assalto a Capitol Hill: come è potuto accadere?

Tutte le domande sull’assalto a Capitol Hill: come è potuto accadere? Sono ancora molte le domande che esigono una risposta

Assalto a Capitol Hill-Meteoweek.com

 

Il giorno dopo l’assalto a Capitol Hill, restano parecchi interrogativi a cui dare una risposta. Ieri, mercoledì 6 gennaio, migliaia di persone hanno preso d’assalto e occupato il Congresso Usa, durante la riunione di senatori e deputati per l’ufficializzazione della vittoria di Joe Biden alle elezioni del 3 novembre 2020. Un assalto che Trump avrebbe in un certo qual modo incitato parlando a una precedente manifestazione in cui aveva detto:”Non si riconosce la vittoria quando è in ballo un furto. Avremo un presidente illegittimo, non possiamo permetterlo”. E alle 19.10 (ora italiana), aveva poi annunciato: “Marceremo verso il Campidoglio”. 

L’assalto è un fallimento per la polizia che avrebbe dovuto proteggere il Parlamento Usa. Presto scatterà un’indagine, e il vice consigliere della sicurezza nazionale si è già dimesso. Dalle prime ricostruzioni è emerso che l’assalto ha sorpreso i poliziotti della Us Capitol, che hanno sottovalutato i manifestanti, non ha fatto scudo, e non aveva il giusto equipaggiamento, oltre a non essere in molti. C’erano solo 2mila uomini e donne tra i poliziotti.

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A quanto pare la Us Capitol Police non aveva richiesto rinforzi e da video postati su Twitter si vedono alcuni agenti mentre in apparenza toglievano le barriere per far passare i manifestanti verso il Congresso. In un altro video, si vede un dimostrante che fa un selfie con un agente. Ora quel che non si capisce è come sia potuto succedere, ma questo lo stabilirà l’inchiesta dell’FBI. Anche l’intelligence potrebbe aver commesso degli errori, il primo è quello di non aver fatto una corretta valutazione della minaccia, nonostante alcuni sostenitori del Tycoon fossero piuttosto estremisti. Secondo quanto riporta la Reuters, che non si sarebbe trattato di una protesta pacifica era facile intuirlo in anticipo dai migliaia di post e messaggi presenti sui social, circa 1480 legati al movimento cospirazionista QAnon, in cui si esortava alla violenza e ad agire.

Il Tycoon si è opposto alla richiesta di contattare la Guardia Nazionale?

Capitol Hill assalto-Meteoweek.com

 

Non c’erano rinforzi neppure nelle vicinanze del palazzo, per cui solo passate alcune ore si è iniziato a reagire con l’intervento di altre squadre di polizia. E a richiedere l’invio della Guardia Nazionale è stata la sindaca di Washington, Muriel Bowser. Il New York Times racconta che Trump si sarebbe opposto all’inizio alla richiesta di chiamare la suddetta Guardia Nazionale. A quanto pare, poi, l’ordine sarebbe giunto dal vice presidente Mike Pence. Quel che è tutto da chiarire è perché l’ordine non sia partito da Trump, che è tecnicamente ancora presidente Usa. Eppure la portavoce della Casa Bianca, Kaylegh McEnany sostiene che Trump abbia dato l’ordine. Tuttavia, il Pentagono ha ritardato tale invio. Quel che è certo è che per lo staff della White House non è stato facile mettersi in contatto ieri col Tycoon, il quale continuava a seguire la vicenda dalla tv.

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La Associated Press scrive che il presidente ha trascorso il pomeriggio a guardare l’assalto dalla tv. Quando lo staff gli chiedeva di invitare i manifestanti ad andar via, Trump ha risposto con riluttanza tramite due tweet in cui non condannava tali violenze. Il sito Axios riporta che in queste ore si sta valutando di bloccare Trump tramite censura, impeachment e addirittura arrivare a togliergli la presidenza dopo averlo ritenuto “incapace di svolgere le sue funzioni“. Ci si chiede inoltre perché pochi arresti:52 è un numero piuttosto esiguo e l’assalto ha portato a 14 poliziotti feriti e 4 manifestanti morti. Peraltro, gli uffici dei parlamentari ne sono usciti devastati, probabilmente potrebbero essersi perse informazioni importanti nelle aree riservate del palazzo, prese d’assalto dai teppisti.

Nel corso dell’assalto hanno perso la vita 4 persone, di cui 3 sarebbero morte in seguito a non precisate “emergenze mediche”, dopo il trasporto negli ospedali della città. Tra l’altro, le loro identità sono tuttora sconosciute. Una delle vittime, colpita da arma da fuoco, si chiamava Ashli Elizabeth Babbitt, 35 anni. Non si comprende il motivo per cui la Us Capitol Police abbia sparato ad altezza d’uomo, né è chiaro se i manifestanti avessero sparato prima contro i poliziotti. Un video apparso su Twitter mostra l’attimo dello sparo: si vede la 35enne che cercava di oltrepassare la porta a vetri chiusa dagli agenti, e che uno di questi ultimi prende la mira e le spara.

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