Omicidio Soleimani, emesso un mandato di arresto contro Donald Trump

Baghdad , emesso mandato di arresto contro Trump per l’omicidio Soleimani e Al-Muhandis.  Il presidente uscente è accusato di omicidio premeditato. “Ci impegneremo a perseguire e punire coloro che hanno ordinato ed eseguito questo crimine”.

trump Soleimani - meteoweek
da sinistra, Donald Trump e il generale iraniano Qasem Soleimani – meteoweek

Secondo quanto viene riportato dalle fonti internazionali, un tribunale di Baghdad ha emesso un mandato d’arresto per il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, a seguito dell’attacco che l’hanno scorso ha provocato la morte del vice comandante delle Forze di mobilitazione popolare in Iraq, Abu Mahdi al-Muhandis, e del generale iraniano Qassem Soleimani. Sia Al-Muhandis che Soleimani, si ricorda, sono rimasti uccidi da un attacco droni lanciato nei pressi dell’aeroporto di Bagdad il 3 gennaio 2020.

Secondo quanto viene riportato da Al Jazeera, l’attacco sarebbe stato ordinato da Trump, che in seguito si è vantato di aver eliminato “due uomini al prezzo di uno”. La relatrice relatrice speciale dell’Onu per le esecuzioni extragiudiziali nominata dal Consiglio per i diritti Umani, Agnes Callamard, ha definito i due omicidi “arbitrari” e “illegali”.

“Omicidio premeditato”, accusati Trump e 47 funzionari

Il tribunale di Rusafa (quartiere orientale di Bagdad) ha dunque emesso il mandato di arresto in virtù dell’articolo n.406 del codice penale iracheno, relativo all’omicidio premeditato. Ad annunciarlo, il portavoce della magistratura iraniana, Gholamhossein Esmaili, che ha precisato come la richiesta per il mandato di arresto riguarda sia Trump che altri 47 funzionari americani, coinvolti nell’assassinio di Soleimani.

“La Repubblica islamica dell’Iran sta seguendo molto seriamente l’impegno a perseguire e punire coloro che hanno ordinato ed eseguito questo crimine“, ha spiegato alla stampa Esmaili. Per chi viene riconosciuto colpevole di questo crimine, sottolineano da Us News, è prevista la pena di morte, anche se è più probabile si tratti soltanto di una mossa simbolica a pochi giorni dalla chiusura ufficiale del mandato di Trump alla Casa Bianca.

Già lo scorso giugno, l’Iran aveva emesso un mandato di arresto nei confronti di Trump, appellandosi all’Interpol per una richiesta di intervento. La decisione attuale del tribunale di Baghdad è risultato di quanto emerso dall’inchiesta portata avanti dalle autorità giudiziarie irachene sul raid aereo compiuto dall’aviazione statunitense il 3 gennaio di un anno fa.

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La decisione di emettere tale mandato “è stata presa dopo che il giudice ha registrato le dichiarazioni dei ricorrenti della famiglia di Abu Mahdi al-Muhandis”, secondo quanto spiegato da una dichiarazione del Consiglio giudiziario supremo. Già la scorsa settimana, il portavoce del Consiglio dei Guardiani aveva annunciato che l’Iran avrebbe perseguito legalmente Trump dopo la scadenza del suo mandato – che rappresenta un ostacolo da un punto di vista di “immunità legale”.

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Ad ogni modo, le indagini sull’attacco sono tuttora in corso. Del resto, il duplice omicidio ha scatenato una crisi diplomatica e irrigidito ulteriormente i legami tra USA e Iraq, attirando l’ira dei legislatori politici sciiti – che hanno fatto pressione al governo affinché espellesse le truppe straniere dal Paese. Da quel 3 gennaio 2020, i gruppi sostenuti dall’Iran hanno intensificato gli attacchi contro la presenza americana in Iraq, fino ad escalare nelle minacce da parte di Washington di interrompere la sua missione diplomatica a Baghdad.

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