Nuovo Dpcm, tutte le ipotesi: cosa si può fare, cosa no

Nuova stretta anti-movida e divieto di spostamento tra le Regioni, anche quelle gialle. Queste, alcune delle misure al vaglio del governo contenute nel nuovo Dpcm. 

E’ atteso per questo pomeriggio un vertice tra Giuseppe Conte e le Regioni per definire le misure che dovrebbero essere contenute nel nuovo dpcm in arrivo il prossimo 16 gennaio. Ieri, invece, è stato il turno dell’incontro tra il premier e i capi delegazione di maggioranza, durante il quale sono state definite alcune linee guida. Linee che rinnovate le restrizioni già contenuti nei precedenti Dpcm, per arginare la curva di contagio da Coronavirus in Italia.

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Quasi sicuramente, rimarrà la divisione in fasce: zona gialla, zona arancione e zona rossa in base all’indice di contagio, l’Rt, quello che stabilisce il grado di rischio in una determinata zona. Ancora da decidere, invece, l’ipotesi di una zona arancione da estendere ‘in automatico’ durante i weekend, così come è accaduto durante il 9/10 gennaio. Al vaglio, l’idea di una “zona bianca”, in quelle aree dove l’ Rt risulta particolarmente basso, tale da consentire un ritorno alla normalità. In queste aree, solo mascherina e divieto di assembramento.

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Coprifuoco, stretta anti-movida

In particolare, l’idea più restrittiva sembra colpire nuovamente i bar: a questi, sarà vietato probabilmente l’asporto dopo le ore 18.00. Tra le norme, prevista anche la proroga della regola sulle visite private per sole due persone esclusi però gli under 14. Stop anche agli spostamenti tra regioni gialle, mentre il cambio colore delle regioni, nel caso di risalita dell’Rt, sarà automatico: ovvero se si superano i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Quasi certa anche la proroga, al 30 aprile, dello stato di emergenza in scadenza a fine gennaio. Le palestre dovrebbero rimanere chiuse a gennaio, anche se in programma c’è un incontro tra il ministro Vincenzo Spadafora e il Cts del 12 gennaio per stabilire eventuali deroghe per le lezioni individuali. Chiusi anche cinema e teatri, mentre nelle zone gialle potrebbero riaprire i musei.

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