Il folle ‘calvario burocratico’ di una 58enne: impiega tre anni per dimostrare di non essere morta

Il folle ‘calvario burocratico’ di una 58enne: impiega tre anni per dimostrare di non essere morta. Ecco cos’è successo

Jeanne Pouchain (GettyImages)

 

È una storia folle quella capitata a Jeanne Pouchain, 58 anni, residente a Saint-Joseph (Lione, Francia). La donna ha attraversato un vero e proprio ‘calvario burocratico’, scaturito da una controversia legale tra la signora Jeanne e una ex dipendente dell’impresa di pulizie di cui era titolare. Nella sentenza del 10 novembre 2017, i magistrati di Lione diedero per acquisito, per errore, il decesso della donna. A fornire la falsa info della morte della signora era stata proprio l’ex dipendente, ora sotto accusa per aver inventato il decesso di Jeanne, per incassare alcune indennità sul lavoro.

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È una storia folle“, ha detto il legale di Pouchain, Sylvain Cormier, in un colloquio con France Presse. “Non ci potevo credere. Non avrei mai pensato
che un giudice potesse dichiarare morto qualcuno senza un certificato. Ma la querelante ha affermato che la signora Pouchain era morta, senza fornire alcuna prova e tutti le credettero. Nessuno ha controllato“.

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Non ho documenti di identità, niente assicurazione sanitaria, niente patente, non posso dimostrare alle banche che sono viva. Non sono nulla“, dice la donna. Poi chiosa:”E’ tempo di dire basta. Se non combatto nessuno combatterà per me. La nonna di mio marito ha 102 anni, ha vissuto molte cose, incluso la guerra, ma dice di non aver mai vissuto nulla di così duro come me“.

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