Non è l’Arena, ospiti e anticipazioni di domenica 31 gennaio: cosa propone Giletti

Massimo Giletti è pronto a tornare domenica 31 gennaio 2021, con Non è l’Arena. Numerosi i temi al centro dell’attenzione, tra cui un’intervista a Luca Palamara. Ecco alcune anticipazioni.

Massimo Giletti, conduttore de Non è l’Arena – Fonte: Facebook

Non è l’Arena, Giletti intervista Palamara

Una puntata che si annuncia particolarmente intensa, quella di Non è l’Arena che andrà in onda domenica 31 gennaio su La 7. Al timone del programma, ovviamente, Massimo Giletti (leggi la sua biografia), che tratterà con gli ospiti presenti in studio vari argomenti, soffermandosi sui temi più scottanti dell’emergenza sanitaria, politica e sociale. In particolare, stando alle anticipazioni, il conduttore intervisterà l’ex magistrato Luca Palamara. L’ex membro del CSM, ricordiamo, è finito al centro dell’attenzione dei media tra il 2019 e il 2020 per via di alcune notizie su inchieste giudiziarie che lo riguardavano. A destare attenzione, in particolar modo, il suo ruolo di mediatore tra le correnti della magistratura e nell’assegnazione di incarichi di rilievo, come quello di Procuratore della Repubblica.

Proprio ospite di Giletti, nel corso della puntata di Non è l’Arena del 31 maggio 2020, Palamara ammise di aver ricoperto tale ruolo, affermando che erano in molti ad operare nell’ambiente. “Potere, politica e affari“, sono queste le parole utilizzate da Giletti per presentare la prossima puntata di Non è l’Arena. Nell’anticipazione su Twitter, infatti, il conduttore ha affermato: “L‘uomo che un anno fa finiva sotto interrogatorio“. Si tratta, infatti, dell’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, finito al centro di quella che Giletti definisce la “storia segreta della magistratura italiana”.

Le parole di Palamara

Anche la prossima puntata di Non è l’Arena, quindi, sarà ricca di argomenti in grado di attirare l’interesse del pubblico a casa. Tra questi, appunto, l’intervista a Palamara che ospite di Giletti lo scorso 31 maggio rivelò: “Sono qui perché ho il dovere di chiarire tutto. Non ho inventato io le correnti. Essere identificato come male assoluto può fare comodo a qualcuno. Io mediavo tra le singole correnti dell’Anm”. Aveva quindi proseguito: “Non esisteva solo un unico Palamara, esistevano tanti mediatori. Mi chiamavano tantissime persone, avevo una funzione di rappresentanza, ero diventato una figura di riferimento per molti colleghi, ma non per fare cose illecite. E questo ha partorito nomine di magistrati di assoluto livello. Tutti erano frutto di un accordo”.

Per poi aggiungere: “I posti di Procuratore della Repubblica sono molto ambiti, sono posti di potere. È vero che il sistema delle correnti penalizza chi non vi appartiene. Negare che le correnti siano una scorciatoia è una bugia. Le correnti della magistratura nel CSM hanno un peso preponderante. Il politico dall’esterno non può incidere sui magistrati, ma questo sistema favorisce una commistione”. Non resta quindi che attendere la messa in onda della prossima puntata per sentire quali saranno le dichiarazioni di Palamara quasi un anno dopo.