È dando che si riceve | Il Vangelo di oggi Venerdì 19 Febbraio 2021

Offrendo e rinunciando al male e al superfluo, sperimenteremo la gioia che deriva dal fatto che è dando che si riceve, morendo a sé che si resuscita.

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È dando che si riceve | Il Vangelo di oggi Venerdì 19 Febbraio 2021 – meteoweek.com

Liturgia di oggi Venerdì 19 Febbraio 2021

  • VENERDÌ DOPO LE CENERI

Il Signore mi ha ascoltato, ha avuto pietà di me.
Il Signore è il mio aiuto. (Cfr. Sal 29,11)

Prima Lettura

È forse questo il digiuno che bramo?
Dal libro del profeta Isaìa
Is 58,1-9a

Così dice il Signore: «Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: “Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?”. Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai. Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui.

Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso. È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l’uomo si mortifica? Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?

Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti? Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto. Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà. Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale – Dal Sal 50 (51)

R. Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Tu gradisci, Signore, il cuore penitente.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

Il Vangelo di oggi Venerdì 19 Febbraio 2021

Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Parola del Signore

È dando che si riceve | Il commento al Vangelo di oggi Venerdì 19 Febbraio 2021

Se fossimo fianco a fianco con la gioia stessa, con la bellezza e con la felicità, come potremmo metterci a fare penitenza e a digiunare? Questo è ciò che accadeva ai discepoli di Gesù: avendo la fonte di ogni bene vicino a loro, non potevano fare penitenza, piuttosto occorreva accogliere Gesù e il dono di sé che Egli gli aveva fatto. A volte possiamo avere la tentazione di non ritenerci degni delle cose belle, invece è importante che le si accolga, che si accolga un dono o una persona con gratitudine e semplicità.

Quando infatti arriva Gesù nella nostra vita, quel digiuno dalla gioia autentica che avevamo vissuto fino a quel momento scompare, perché subentra la sua gioia, vera e duratura, che ci  rinnova.


Il commento al Vangelo di ieri

Dio è amore | Il Vangelo di oggi Giovedì 18 Febbraio 2021


Il tempo di Quaresima ci ricorda invece proprio un momento in cui anche gli apostoli avranno digiunato: quando Gesù sarà tolto loro, e salirà al cielo dopo la sua dolorosa Passione. Eppure, anche in quel dolore, non dimentichiamoci la gioia che aveva Gesù in fondo al cuore per il fatto di starci salvando. Gesù è venuto proprio per questo: per darci la vita!

E noi, cosa possiamo offrirgli in cambio? Anche se niente potrà equiparare il suo sacrificio e i suoi doni, chiediamogli cosa lui desidera da noi, per poter vivere anche noi una dimensione di gratuità e di offerta di noi. Scopriremo che ad ognuno chiederà nel proprio cuore qualcosa, che sappiamo bene, e che ha un elemento comune: la nostra vera gioia. Offrendo a Dio del tempo in più nel profondo nel nostro cuore, donando ad un nostro prossimo, caro o meno che sia, un gesto di affetto disinteressato, rinunciando ad un vizio che ci danneggia, sperimenteremo una gioia che, Gesù ci ha insegnato, deriva dal fatto che è dando che si riceve, ed è morendo a sé stessi che si resuscita a vita eterna.

Anche fosse il nostro unico “digiuno” per questa Quaresima, recitiamo questa preghiera del grande San Francesco d’Assisi, che possa guidarci nel cammino a Dio:

Preghiera Semplice di San Francesco

O Signore, fa di me uno strumento della tua pace:

dove è odio, fa ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza.

Dove è tristezza, ch’io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch’io porti la luce.

O Maestro, fa che io non cerchi tanto:
ad essere compreso, quanto a comprendere.
ad essere amato, quanto ad amare.

Poiché:
se è dando, che si riceve:
perdonando, che si è perdonati;
morendo, che si risuscita a Vita Eterna.

Amen

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