«Grazie Allah per il Covid», 2 anni a italiano che inneggiava all’Isis sui social

«Grazie Allah per il Covid», 2 anni a Nicola Ferrara, 39enne italiano che inneggiava all’Isis sui social, arrestato l’anno scorso

Nicola Ferrara-Meteoweek.com

Nicola Ferrara detto Issa, 39enne italiano arrestato nel luglio 2020 per aver inneggiato all’Isis sui social, ha patteggiato 2 anni, con sospensione condizionale e non menzione della pena.

Lo scorso anno a marzo, secondo l’inchiesta dei carabinieri, Ferrara, per via del suo odio per l’Occidente, aveva detto, mentre nel nostro Paese morivano di Covid tantissime persone, che il virus era « una cosa di Allah, una cosa positiva», perché «la gente sta impazzendo» e per gli infedeli «tutto l’haram’ adesso è difficile farlo», il che vuol dire sono stati tolti loro i «vizi».

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L’uomo era finito in carcere (adesso è libero) per l’ordinanza del gip Guido Salvini e avrebbe frequentato l’associazione Al Nur di Milano, con orientamento sunnita, e due ragazzi di 17 anni dello stesso centro, a cui avrebbe proposto «tesi estremiste».

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Ferrara si era recato due volte in Qatar e una negli Emirati Arabi proprio per «approfondire l’indottrinamento e trovare un modo per raggiungere l’Afghanistan». Avrebbe anche dato «assistenza economica» inviando tre vaglia per un tot di 400 euro a Ghassen Hammami, detenuto nel carcere di Rossano Calabro nonché arrestato in un’inchiesta a Perugia. L’uomo si serva della piattaforma ‘Soundcloud’ per brani contenenti parole del tipo: «Versate il sangue della sua giugulare».

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