Truffa, contratti Enel fasulli: due denunce, raggirate 400 persone

Una lunga indagine distribuita su otto regioni ha svelato un colossale traffico di promozioni fasulle, una truffa che colpiva soprattutto gli anziani

Truffa Treviso
La Guardia di Finanza di Treviso chiude un’indagine tra otto regioni (Foto Guardia di Finanza)

Le raccomandazioni, soprattutto agli anziani sempre più spesso vittime di truffe non bastano mai. Stavolta la Guardia di Finanza è intervenuta per una gigantesca promozione fasulla che ha seriamente danneggiato centinaia di persone.

Falsificavano i contratti

L’indagine è partita da Treviso, condotta dalla Procura e portata a termine dai militari della Guardia di Finanza. Tutto ruotava intorno a due procacciatori senza scrupoli che fingendo di essere promotori incaricati dall’Enel avevano convinto oltre 400 persone a cambiare il proprio fornitore di energia stipulando nuovi contratti.

I due promoter, un 25enne veneziano e un 30enne trevigiano, facevano stipulare nuovi contratti per le forniture di energia

elettrica e gas per conto di una società veneta. Le indagini sono

partite dall’esposto della stessa azienda, che aveva affidato ai due agenti l’incarico di proporre all’utenza il subentro nelle forniture di energia elettrica e gas.

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Truffa e firme false

La promozione prevedeva condizioni e prezzi competitivi: i procacciatori per ogni nuovo contratto guadagnavano una provvigione di 80 euro. Il problema, però, è che i due agivano senza avere il consenso dei potenziali clienti. In qualche modo riuscivano a entrare in possesso dei dati personali delle loro vittime, quasi sempre anziani. Poi, una volta che avevano dati e i codici identificativi dei contatori stipulavano un contratto fasullo, falsificando le firme e attivando nuove forniture di gas ed energia elettrica.

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400 utenti raggirati

Le vittime del raggiro sono centinaia: battevano i quartieri porta a porta e riuscivano in tutte le maniere a convincere i propri potenziali clienti a farsi fotografare vecchie bollette e documenti personali. Il tutto accompagnato da decine di telefonate assillanti.

Le province più colpite sono quelle del nord est,  Treviso, Venezia, Vicenza, Rovigo, Udine, Trieste, Gorizia, Rovigo. Ma anche Bologna, Monza Brianza, Trento, Roma, Ascoli Piceno e Reggio Emilia. In tutto avevano incassato quasi 35mila euro.

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