Firenze, medico in pensione vaccina il figlio che però non ne aveva diritto. E si difende: «Quella dose sarebbe finita nel cestino, non la volevo sprecare» 
L’Asl di Firenze ha avviato un’indagine interna sulle presunte irregolarità nella somministrazione dei vaccini anti-Covid nell’hub creato all’interno del Mandela Forum del capoluogo toscano. A denunciare l’accaduto erano state Le Iene. La trasmissione di Canale 5 aveva infatti parlato di dosi in eccedenza buttate via o date a parenti e amici. Per questo, nell’ambito dell’indagine interna, l’Asl ha sentito un medico in pensione in forze all’hub fiorentino. Sulla vicenda indaga anche la Procura della Repubblica, che aperto un fascicolo a modello 45, senza cioè indagati né ipotesi di reato.
Medico vaccina il figlio, le sue parole
Che ha ammesso di aver vaccinato il figlio (che però non ne aveva diritto) utilizzando una dose avanzata che altrimenti sarebbe andata sprecata. Lo riporta l’Asl stessa in una nota. Il sanitario ha però aggiunto di aver ottenuto l’autorizzazione da un dirigente. «Per quanto riguarda il giorno di domenica 21 febbraio – ha detto il medico – ci siamo trovati alla chiusura della sessione del mattino con poche dosi di vaccino Moderna avanzate». Una quantità pari circa a metà flacone. Che non sarebbero state sufficienti per proseguire con le vaccinazioni nel pomeriggio.
Poi ha aggiunto: «Abbiamo cercato telefonicamente soggetti da vaccinare appartenenti alle categorie previste ma non è stato possibile in quanto non sono arrivate risposte positive (era l’ora di pranzo della domenica) e poiché si era in chiusura per non gettare un vaccino nella spazzatura, ho deciso di chiamare mio figlio e vaccinarlo. L’ho fatto personalmente ed ho redatto relativo certificato e l’ho registrato».
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Il medico ha poi confermato di aver parlato il 5 marzo scorso col consigliere regionale di Fdi Francesco Torselli proponendogli di vaccinarlo, avendo a disposizione una dose di vaccino che sarebbe andata sprecata. La circostanza è stata confermata dallo stesso Torselli a Le Iene. «L’Azienda – precisa il dg della Asl Paolo Morello Marchese, citato da Leggo.it – sta proseguendo con la verifica delle attività di vaccinazioni a partire dal giorno 11 febbraio scorso ed effettuare i necessari accertamenti affinché venga fatta massima chiarezza sulle procedure ed i comportamenti assunti».
