Quali regioni cambieranno colore da lunedì 29 marzo

Atteso per domani il nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità per valutare l’andamento del contagio in Italia. Seguirà l’ordinanza di Roberto Speranza. Alcune regioni potrebbero cambiare colore da lunedì 29 marzo. 

Un’Italia a colori. La vediamo così da tempo e così resterà. Al momento, in zona arancione ci sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e alla Provincia Autonoma di Bolzano. In zona Rossa la Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e alla Provincia Autonoma di Trento. Nessuna regione in giallo, nessuna in bianco. Tuttavia, secondo quanto stabilito dall’ultimo Dpcm, durante il periodo delle festività pasquali tutta l’Italia sarà in lockdown.

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Tuttavia, da lunedì alcune regioni potrebbero cambiare colore. E’ infatti atteso per domani il nuovo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità per valutare l’andamento del contagio in Italia. Seguirà l’ordinanza di Roberto Speranza. Occhi puntati sul Lazio che, dopo 2 settimane in zona rossa, tornerà quasi certamente arancione. L’Rt è sceso ed è intorno all’ 1. Inoltre, l’incidenza dei casi è inferiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti.  Potrebbe fare lo stesso il Veneto, visto il miglioramento dei dati. Sull’ipotesi, il Presidente Luca Zaia in conferenza stampa si è detto speranzoso. “Se venerdì prossimo verremo classificati zona arancione, e non è improbabile, spero che le scuole possano essere riaperte, che ripartano velocemente” , ha detto Zaia.

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Chi rischia il rosso 

Chi rischia di diventare rossa è la Toscana, dove l’incidenza settimanale è di 250 casi ogni 100.000 abitanti. La regione viaggia ormai sui 1000 casi al giorno e la situazione di Firenze è critica. Nel capoluogo toscano, si registrano infatti quasi 400 casi positivi al giorno e l’ Rt sfiora l’1,25. L’Rt della Calabria è a 1.36 e, la scorsa settimana, è rimasta arancione solo in considerazione di altri fattori, come l’occupazione dei posti letti. Questa volta, però, la Calabria potrebbe rischiare il rosso, così come la Valle d’Aosta. Nessun cambiamento per Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Emilia Romagna, Trento, Puglia e Campania che rimarranno rosse fino al 7 aprile.

 

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