Domenico Arcuri è un ricordo, ora l’Italia procede a ritmo con la campagna vaccinale

L’Italia sembra essere finalmente aver avviato una campagna vaccinale di massa. Sembrano ormai lontani i tempi delle incertezze di Arcuri, ma il prezzo pagato per quelle scelte è stato alto.

Sembra essere partita a pieno ritmo, anche in Italia, la campagna vaccinale contro il Coronavirus. Sono lontani i tempi di Domenico Arcuri e la svolta di Mario Draghi, almeno sotto questo punto di vista, sembra essere evidente. Parlando alla Camera in vista del Consiglio europeo ora in corso, il Presidente del Consiglio ha fatto il punto sui vaccini. “L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo, la media giornaliera delle somministrazioni è stata di quasi 170.000 dosi al giorno, più del doppio che nei due mesi precedenti”, ha detto l’ex della Bce.

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Nonostante il blocco temporaneo delle somministrazioni di AstraZeneca, la campagna è andata avanti. Ad oggi, secondo i dati aggiornati in tempo reale de Il Sole 24 ore, le persone vaccinate con 2 dosi sono 2.706.381, pari al 4,54% della popolazione. Le persone che hanno ricevuto solo una prime dosi sono invece 5.779.896, il 9,72% della popolazione. Numeri più alti in poco tempo, rispetto a quelli a cui eravamo abituati. Astrazeneca è stata compensata con l’arrivo di altre dosi di Pfizer e con altri vaccini disponibili. “Il nostro obiettivo è portare presto il ritmo di somministrazioni a mezzo milione al giorno“, ha proseguito Draghi nel suo discorso.

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Sono lontani i tempi di Domenico Arcuri, dunque. Anche se sono costati caro. “Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti”, ha detto Draghi che ha riferito senza giri di parole di dover recuperare i ritardi di questi mesi. Attualmente, per vaccini fatti, l’Italia è seconda dopo la Spagna, anche se l’Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi come al Regno Unito che ha iniziato, rispetto a noi, due mesi prima. “Insomma quello che abbiamo da imparare è che una volta che abbiamo una logistica efficiente, e l’abbiamo, con meno requisiti formali e con un maggior pragmatismo, si arriva anche ad una maggiore velocità. Procedere spediti con le somministrazioni è importante“, ha continuato Mario Draghi.

Via con le task force

Intanto, le task force per la campagna di vaccinazione del generale Francesco Paolo Figliuolo, inviate per supportare le strutture già operative in Molise e Basilicata, saranno operative già nelle prossime ore. Oggi, il commissario Straordinario per l’Emergenza Covid  e Fabrizio Curcio, capo dello Protezione civile, sono a Palazzo Chigi per incontrare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, in sostituzione di Mario Draghi. Obiettivo dell’incontro, fare il punto proprio sui vaccini.

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