Zaia: “Per i vaccini? Sperimenteremo la chiamata diretta per anno di nascita”

Bisogna accelerare la campagna vaccinale, dando priorità ai più anziani, alle persone fragili, ai disabili. Si sperimenterà la chiamata diretta per anno di nascita. Tutto comincerà a Treviso, domenica: alle 8 i nati in gennaio, alle 9 febbraio e così via fino alle 7 di sera dicembre. Questo è il programma che il governatore della Regione, Luca Zaia, ha approvato per cercare di recuperare i ritardi accumulati. La sessione è riservata ai soli nati nel 1936, poco meno di 4.800 persone in tutta la provincia. Ogni assistito dovrà recarsi senza alcuna convocazione da parte dell’Usl al centro vaccinale di riferimento del suo Comune (Oderzo, Villorba, Godega di Sant’Urbano e Riese Pio X) nell’orario stabilito sulla base del mese di nascita, secondo uno schema che prevede l’ingresso alle 8 per i nati a gennaio, alle 9 per i nati a febbraio, alle 10 per i nati a marzo e via di questo passo fino alle 19 per i nati a dicembre. Zaia avverte che : “È previsto uno sforzo organizzativo importante, e non è detto che tutto vada alla perfezione, ma è il tentativo di ricorrere a modalità differenti rispetto alla prenotazione. Se funzionerà, estenderemo l’accesso libero anche alle altre Usl“.

Zaia

La prenotazione

La prenotazione resterà comunque indispensabile per il vaccino, ma verrà anche creato un call center regionale, raggiungibile con un numero verde, che non servirà solo ad ottenere informazioni, come detto nei giorni scorsi, ma anche a fissare appuntamenti telefonici: “Con 50 linee attive mi dicono che si possono dare 20 mila risposte a settimana” fa di conto il presidente, che rivela: “A volte chiamo anch’io i centralini delle Usl per vedere come va e sì, se uno non è molto paziente, in effetti si rischia di non riuscire a prendere la linea.” Con i direttori generali si è discusso anche di sessioni di vaccinazione a tarda sera e potenziate al sabato e alla domenica, quando gli anziani possono essere accompagnati più facilmente dai famigliari. Zaia rivolge quindi un appello ai cittadini: “Non presentatevi a sera fuori dai centri. Ci sono le liste d’attesa a cui iscriversi, secondo le modalità indicate dalle Usl.”

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Le opposizioni

“La campagna sta decollando” commenta Zaia e in effetti a Verona sono dovuti intervenire i vigili per regolare il traffico in tilt per i troppi accessi. Non manca, però, l’opposizione: “Sono state somministrate 150 mila dosi in meno rispetto a quelle consegnate, occorre accelerare su anziani e pazienti fragili“, lamentano Possamai, Bigon, Zottis e Camani del Pd. “Le Usl vanno in ordine sparso, serve un coordinamento forte a livello regionale» afferma Arturo Lorenzoni, portavoce dell’opposizione. “Sui vaccini il Veneto è nel caos, come la Lombardia” aggiunge Anna Lisa Nalin di +Europa.

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