Gli errori nella serie “Leonardo”: dai personaggi agli eventi realmente accaduti

Tutti gli errori storici e le invenzioni su Leonardo, la serie tv in onda su Rai che racconta la vita del genio italiano.

Serie tv Leonardo

Leonardo, serie televisiva ideata da Frank Spotnitz e Steve Thompson, ha debuttato il 23 marzo 2021 su Rai 1 e in contemporanea su Rai 4K. Gli episodi sono incentrati sulla vita del celebre Leonardo Da Vinci e mostrano il processo di creazione delle sue opere, mettendo al tempo stesso in evidenza il suo carattere irrequieto e ambizioso. Alla fine delle puntate della serie tv, si legge “questa produzione è stata ispirata da eventi storici reali”, tuttavia a ben vedere la storia trae sì ispirazione da fatti storici, ma risulta ben più romanzata. Alcuni dettagli, infatti, non corrispondono ad eventi realmente accaduti.

La figura di Caterina Da Cremona

Primo personaggio del tutto inventato è quello di Caterina Da Cremona, interpretata da Matilda De Angelis. Secondo lo storico Giuseppe Bossi, segretario perpetuo di Brera, Leonardo conobbe “una cortigiana chiamata Cremona” ma questo avvenne a Roma dopo il 1513. Nel cremonese, a San Giovanni in Croce, finì invece Cecilia Gallerani dopo che il Moro la fece sposare al Bergamino.

Matilde De Angelis in Leonardo

Il processo per sodomia

Sebbene la ricostruzione del bacio omosessuale e del processo sia abbastanza corretta, la denuncia non avvenne per opera del pittore Tommaso, come risulta nella serie televisiva. Si trattò piuttosto di una denuncia anonima.

L’arresto per omicidio e la prigione

Anche l’arrestato per omicidio a Milano è un avvenimento che non risulta in nessun documento. Stessa cosa vale per la storia della prigione. Non risultano fonti secondo le quali Leonardo Da Vinci venne messo in prigione al Castello Sforzesco di Milano. Qui, anzi, organizzava delle grandi feste. Nella serie appare anche strano che la confessione di Leonardo sia richiesta insistentemente da Charles D’Amboise, governatore francese. Fu proprio lui, infatti che rivolle l’artista a Milano e che lo protesse nell’arco di tutta la sua vita.

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Inesattezze storiche: la barba

Ci sono altri dettagli della serie che non riguardano il personaggio principale e che non corrispondono alla realtà dell’epoca. La barba, ad esempio, non era assolutamente di moda in quegli anni in Italia, né lo sarebbe divenuta prima del primo decennio del 1500. Anzi, a quel tempo era simbolo di lutto, pertanto quasi nessuno dei personaggi storici mostrati nella serie in realtà fu mai barbuto.

Lo stemma del Castello Sforzesco

Altro dettaglio che lascia perplessi è lo stemma situato alle porte del Castello Sforzesco. Qui si notano l’aquila imperiale e la vipera viscontea come ai tempi di Ludovico il Moro. Si tratta di un particolare anacronistico, poiché all’epoca Milano era sotto i francesi, per cui vi sarebbe dovuto essere lo stemma di Luigi XII: la vipera viscontea e i gigli di Francia.

Gli artisti dimenticati

Tra tutti gli allievi e collaboratori del Verrocchio vi furono nomi importanti: Lorenzo di Credi, Sandro Botticelli, Perugino, Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi. Peccato che nessuno di questi sembri avere importanza nella serie televisiva: nessuno di essi viene nominato, anzi, vengono addirittura sostituiti da personaggi di fantasia.

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