Lite in famiglia, lei rimane ferita, lui si suicida tagliandosi la gola

È accaduto verso mezzogiorno in un appartamento di Anzola Emilia, nel Bolognese. Una lite in famiglia che è sfociata in un suicidio.

Lite in famiglia nel Bolognese – Meteoweek

Un uomo è morto, tagliandosi la gola con un coltello, mentre la moglie è rimasta ferita in modo non grave. Dentro casa c’erano anche i due figli piccoli della coppia, rimasti illesi. Secondo il racconto di alcuni operai del cantiere di ristrutturazione allestito all’esterno del condominio, si sarebbero sentite delle urla di aiuto provenire dall’appartamento al primo piano, poi un coltello volare fuori da una finestra. Sono stati gli stessi operai a chiamare i carabinieri ed il 118, che hanno trovato il corpo senza vita dell’uomo e soccorso la donna insanguinata al volto e trasportata all’ospedale maggiore.

Cosa è accaduto

La vittima è un ingegnere italiano di 40 anni, che viveva con la moglie coetanea e due figli piccoli nell’appartamento di Anzola. Fra i due coniugi era scoppiata una lite, per motivi imprecisati, e quando l’uomo ha colpito la compagna con un coltello, causandole lievi ferite al collo e al viso, lei è fuggita in strada portando con sé i bambini. Poco dopo il marito, rimasto solo in casa, ha afferrato un altro coltello (il primo lo aveva buttato da una finestra) e si è tolto la vita. Secondo i carabinieri, non ci sarebbero dubbi sul fatto che sia stato un gesto volontario, compiuto un attimo prima dell’ingresso nell’appartamento degli stessi militari, che l’hanno trovato a terra con l’arma in mano. La donna, medicata in ospedale, è già stata dimessa. Nell’abitazione, posta sotto sequestro, il sopralluogo e gli accertamenti dei militari coordinati dal Pm Elena Caruso sono andati avanti diverse ore, con il supporto della sezione investigazioni scientifiche.

Lite in famiglia nel Bolognese – Meteoweek

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A quanto pare, la coppia andava d’accordo e non risultano problemi di tipo economico. “Purtroppo è accaduta nel nostro comune una cosa terribile e dolorosa” ha detto il sindaco della cittadina Giampiero Veronesi, chiedendo di rispettare, con il silenzio, il dolore e la riservatezza della famiglia e le indagini in corso”. “Il nucleo familiare – ha aggiunto- non ha mai acceduto ai servizi sociali dell’amministrazione comunale e non hai mai manifestato alcun segno di disagio”.

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